Taranto, primo caso umano di encefalite da West Nile Virus: la Asl lancia l’allerta

TARANTO – Taranto ha registrato il primo caso umano di encefalite da West Nile Virus, una malattia infettiva virale trasmessa tramite la puntura di zanzare infette. La vittima è una donna di 76 anni, attualmente ricoverata nel reparto di Malattie Infettive e Tropicali dell'ospedale Moscati, dove le sue condizioni sono in fase di miglioramento.

Il caso confermato

Il laboratorio di riferimento regionale, diretto da Maria Chironna, ha confermato la diagnosi. La donna si era presentata in ospedale con sintomi di febbre, tremori e stato confusionale, che sono stati attribuiti all’encefalite da West Nile Virus. È importante sottolineare che la malattia non si trasmette da persona a persona, ma esclusivamente attraverso la puntura di zanzare infette.

Raccomandazioni della Asl

La Asl ha emesso alcune raccomandazioni per prevenire la diffusione del virus e proteggere la popolazione. In primo luogo, si consiglia di utilizzare repellenti contro le zanzare e di indossare abiti che coprano la pelle, come pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe, specialmente all’alba e al tramonto, quando le zanzare sono più attive. È anche consigliato l'uso di zanzariere alle finestre.

Inoltre, la Asl raccomanda di mantenere ambienti privi di acqua stagnante, che è un habitat ideale per la riproduzione delle zanzare. È quindi essenziale cambiare frequentemente l’acqua nelle ciotole per animali, svuotare regolarmente vasi di fiori e altri contenitori, come secchi e piscinette per bambini, e conservare gli oggetti in posizione verticale quando non sono in uso.

Misure preventive

Queste misure sono fondamentali per ridurre il rischio di nuovi casi e prevenire la diffusione del virus. L’encefalite da West Nile Virus, sebbene rara, può avere gravi conseguenze per la salute, e la prevenzione è essenziale per proteggere la comunità.

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