Tommaso Gioia, Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Puglia, esprime profonde preoccupazioni riguardo alla proposta del Sottosegretario Gemmato di trasformare le farmacie in presidi medici per analisi cliniche ed altro.
Pur comprendendo l'intento del Sottosegretario di migliorare l'accessibilità ai servizi sanitari, si ritiene che questa soluzione non sia efficiente e, anzi, potrebbe comportare danni.
Innanzitutto, va sottolineato che i farmacisti, sebbene altamente qualificati nel loro campo, non hanno la formazione necessaria per eseguire analisi cliniche complesse o interpretare risultati diagnostici con la stessa competenza di un biologo o di un medico specialista. La gestione di test diagnostici richiede competenze specifiche e una lunga formazione in ambito biologico, chimico e clinico, competenze che i farmacisti generalmente non possiedono. Affidare loro tali responsabilità potrebbe compromettere la qualità e la sicurezza delle diagnosi.
I laboratori di analisi sono strutturati per garantire un alto standard di sicurezza e precisione. Sono gestiti da professionisti quali biologi, chimici clinici e tecnici di laboratorio, che operano in ambienti rigorosamente regolamentati e accreditati per assicurare la massima accuratezza dei risultati. Ogni errore nella conduzione o nell'interpretazione dei test diagnostici può avere gravi conseguenze per la salute dei pazienti, portando a diagnosi errate e trattamenti inappropriati.
Un esempio concreto di questi rischi riguarda le prestazioni cardiologiche. La proposta del Sottosegretario Gemmato rischia di compromettere la sicurezza e l'efficacia delle diagnosi e dei trattamenti. Le farmacie, per quanto importanti nel sistema sanitario, non possono sostituire i laboratori specializzati né i medici specialisti senza compromettere la sicurezza e l'accuratezza delle diagnosi e dei trattamenti.
È fondamentale mantenere elevati standard di qualità nei servizi sanitari per garantire la salute e il benessere dei pazienti. Pertanto, eventuali progetti devono essere regolamentati dalla legge 502/92, assicurando parità di requisiti tecnici, strutturali e professionali, circostanza che è stata totalmente ignorata.
Si lancia un appello al Sottosegretario Gemmato: l'idea di impegnare risorse per rendere più agevole e variegata l'offerta sanitaria è lodevole, ma deve essere attuata avvalendosi di professionisti che possiedono le competenze necessarie, siano essi medici o biologi.
Si raccomanda al Sottosegretario Gemmato di non ripetere gli errori commessi con il decreto sulle liste d'attesa, che si è rivelato inefficace a causa della mancanza di fondi adeguati. È essenziale garantire il sostegno economico necessario per implementare qualsiasi progetto nel settore sanitario.
Tommaso Gioia, Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Puglia, si impegna a continuare a difendere l'importanza di una sanità di qualità, basata su professionisti altamente specializzati e risorse adeguate.