BRUXELLES- Ursula von der Leyen si avvia a guidare per altri cinque anni la Commissione europea. Nonostante i 562 voti incassati da Roberta Metsola, la presidente uscente punta a superare quota 380 voti, migliorando così la performance di cinque anni fa. Il programma camaleontico di von der Leyen, disegnato per strizzare l'occhio sia alla destra di ECR su alcuni argomenti che ai Verdi su altri, dovrebbe garantirle il consenso necessario.
Questa mattina, von der Leyen ha presentato la sua visione per i prossimi cinque anni di legislatura in una plenaria del Parlamento europeo, chiedendo il voto di conferma ai 720 eurodeputati presenti. Ha ribadito le priorità già illustrate nei giorni scorsi ai gruppi parlamentari incontrati: prosperità , sicurezza e democrazia. Altri temi chiave includono le migrazioni, il Green Deal, l'agricoltura e l'allargamento dell'Unione.
Le parole di Ursula von der Leyen
Nel suo discorso, von der Leyen ha sottolineato la necessità di un'Europa forte: "Le scelte definiscono il destino e in un mondo pieno di avversità il destino dipende da ciò che faremo ora. L'Europa è dinnanzi ad una scelta decisiva che definirà la nostra posizione nel mondo nel prossimo quinquennio. L'Europa non può controllare dittatori e demagoghi nel mondo, ma può scegliere di tutelare la nostra democrazia".
Von der Leyen ha annunciato l'introduzione di un "vicepresidente per l'implementazione, la semplificazione e le relazioni interistituzionali" tra le deleghe del prossimo esecutivo UE. Ha evidenziato l'importanza di rendere le imprese più facili e veloci in Europa, indicando che ogni commissario avrà il compito di concentrarsi sulla riduzione degli oneri amministrativi e sulla semplificazione dell'attuazione: "Meno burocrazia e rendicontazione, più fiducia, migliore applicazione, autorizzazioni più rapide".
L'appello contro gli estremismi
La presidente della Commissione europea ha inoltre ribadito il suo impegno contro la polarizzazione estrema e gli estremismi: "Non lascerò che la polarizzazione estrema della nostra società venga accettata e non accetterò che gli estremismi o le demagogie distruggano il nostro stile di vita europeo".
Critiche a Orban per la politica di appeasement verso Mosca
Von der Leyen ha criticato duramente il premier ungherese Viktor Orban per la sua politica di appeasement verso la Russia: "Due settimane fa un premier europeo si è recato a Mosca. Questa cosiddetta missione di pace è stata solo una missione dell'acquiescenza, dell'appeasement, una politica di eccessive concessioni. Solo due giorni dopo i jet di Putin hanno colpito un ospedale pediatrico. Era un messaggio del Cremlino per raggelare noi tutti. Nessuno vuole la pace più dell'Ucraina e l'UE sosterrà l'Ucraina finché sarà necessario".
Il voto e i prossimi passi
Dopo il discorso di von der Leyen, la plenaria ha aperto il dibattito tra gli eurodeputati. Alle 11, i lavori sono stati sospesi per consentire ai gruppi di riunirsi e discutere il da farsi e eventuali osservazioni da apporre al programma. Il voto, a scrutinio segreto, è previsto per le 13 e durerà poco meno di due ore.
L'eventuale riconferma di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea sarà un passaggio cruciale per definire il futuro dell'Unione nei prossimi cinque anni, in un contesto geopolitico e sociale in continua evoluzione.