A Castrì di Lecce la 5° edizione della Sagra te li piatti te na fiata dal 21 al 23 agosto

CASTRI' DI LECCE - La sagra, organizzata dalla Pro Loco locale e ospitata in via Pascoli, recupera dal passato le tradizioni della cucina tipica salentina coi suoi gusti semplici, genuini, gustosi e senza tempo.

Gli stand gastronomici proporranno, quindi, piatti come: maccarruni fatti a casa, muersi fritti, fae nette cu le cicore creste, pignata te pasuli, pittule e pappaiottule.

Quest’ultimo, piatto tipico certificato DE.CO., è una ricetta della cucina povera che si crea con pochi ingredienti che si trovano sempre in casa, vale a dire pane raffermo, uova e formaggio, per un risultato a dir poco appetitoso.

Alle specialità della cucina salentina di una volta si accompagnano, nei tre giorni, tanta musica, divertimento e spensieratezza.

Mercoledì 21 agosto, per l’apertura della sagra, saliranno sul palco Stella Grande e Anime Bianche, una realtà artistica e musicale ormai consolidata che ha vinto una grande scommessa, coniugando magistralmente una tradizione popolare con una poesia attuale e passionale. Gli strumenti utilizzati dalla cantante, sono un grande coinvolgimento ritmico ed emotivo, una spiccata teatralità, una intensa interpretazione.

Stella Grande, interprete del repertorio del gruppo, oltre che una voce duttile e potente, possiede un magnetismo eccezionale, dal 2004 voce dell'orchestra de La Notte della Taranta, sotto le direzioni artistiche di Ambrogio Sparagna e Mauro Pagani.

Giovedì 22, poi, è la volta di Makarìa, gruppo di musica salentina e folk rock nato nel maggio 2022. Un viaggio nella tradizione, nella cultura musicale, impegnato nella riscoperta e diffusione delle tradizioni, delle danze, dei canti, degli usi e costumi delle varie espressioni popolari salentine. La formazione è composta da: Claudio Vincenti voce principale, Alex Santoro tamburo a cornice, Giulio Colazzo voce e organetto, Andrea Foggetti chitarra, Erika Donadeo ballerina e ai fiati di Giovanni Alemanno.

Venerdì 23 agosto, infine, la sagra si conclude con l'intrattenimento musicale di Max Latino Sciò, un finale travolgente per far ballare proprio tutti.

Cosa può esserci di meglio del buon cibo, coi sapori di un tempo, associato alle sonorità trascinanti della pizzica e della musica italiana? Il divertimento è assicurato assieme anche a quella meraviglia che si proverà ad ogni boccone e che farà esclamare: “Ah, com’erano buone le cose di una volta”.