Addio ad Alain Delon, icona del cinema francese: l'attore si è spento a 88 anni
PARIGI - Il mondo del cinema dice addio ad Alain Delon, una delle icone più affascinanti e controverse del grande schermo. L'attore francese è morto all'età di 88 anni. A dare la notizia della sua scomparsa sono stati i suoi tre figli, Alain Fabien, Anouchka e Anthony, attraverso un comunicato stampa congiunto rilasciato all'AFP.
"Alain Fabien, Anouchka, Anthony, così come il suo cane Loubo, hanno l'immenso dolore nell'annunciare la sua morte. Se n'è andato sereno nella sua casa a Douchy, circondato dalla sua famiglia", si legge nella nota.
Delon, noto per il suo fascino magnetico e la sua capacità di interpretare personaggi complessi e spesso ambigui, ha segnato profondamente il cinema francese e internazionale. La sua carriera, iniziata negli anni '50, lo ha portato a recitare in alcuni dei film più iconici del secolo scorso, lavorando con registi del calibro di Luchino Visconti, Jean-Pierre Melville e Michelangelo Antonioni.
Alain Delon non era solo un attore, ma anche una figura che divideva, capace di attirare ammirazione e critiche con la stessa intensità. La sua vita privata, spesso sotto i riflettori, ha contribuito a costruire un'aura di mistero intorno a lui, rendendolo un personaggio ancora più intrigante.
Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo importante della storia del cinema. Delon lascia un'eredità di film indimenticabili e un vuoto difficile da colmare nel cuore di chi lo ha amato e ammirato.
"Alain Fabien, Anouchka, Anthony, così come il suo cane Loubo, hanno l'immenso dolore nell'annunciare la sua morte. Se n'è andato sereno nella sua casa a Douchy, circondato dalla sua famiglia", si legge nella nota.
Delon, noto per il suo fascino magnetico e la sua capacità di interpretare personaggi complessi e spesso ambigui, ha segnato profondamente il cinema francese e internazionale. La sua carriera, iniziata negli anni '50, lo ha portato a recitare in alcuni dei film più iconici del secolo scorso, lavorando con registi del calibro di Luchino Visconti, Jean-Pierre Melville e Michelangelo Antonioni.
Alain Delon non era solo un attore, ma anche una figura che divideva, capace di attirare ammirazione e critiche con la stessa intensità. La sua vita privata, spesso sotto i riflettori, ha contribuito a costruire un'aura di mistero intorno a lui, rendendolo un personaggio ancora più intrigante.
Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo importante della storia del cinema. Delon lascia un'eredità di film indimenticabili e un vuoto difficile da colmare nel cuore di chi lo ha amato e ammirato.