Bari, imposta di soggiorno: sindaco incontra il Comitato di indirizzo


BARI - Questo pomeriggio il sindaco Vito Leccese ha incontrato per la prima volta il Comitato di indirizzo per l’applicazione dell’imposta di soggiorno, istituito ex art. 14 del Regolamento comunale.

Il Comitato, composto da tecnici ed esperti e da rappresentanti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, svolge a supporto della giunta comunale funzioni propositive, consultive e di studio nell’elaborazione delle politiche di promozione e sviluppo delle attività economiche connesse con il settore turistico e di monitoraggio sull’applicazione dell’imposta, con particolare riferimento all’utilizzo delle somme derivanti dall’applicazione delle tariffe e alle eventuali problematiche di carattere tecnico.

Alla riunione odierna hanno partecipato Raffaella Altamura per Confesercenti, Marina Lalli per Camera di commercio, Cosimo Ranieri per Confindustria, Giuseppe Chiarelli per Confcommercio, Francesco Caizzi per Federalberghi e Pierluigi Zanetti per Associazione extralberghiero terra di Bari; per il Comune di Bari Claudio Laricchia della ripartizione IVOP, Michele Cassano della Polizia locale - Settore Annona e Sviluppo economico, Lisa Pietropaolo e Luciana Cazzolla della ripartizione Culture e Turismo.

In apertura il sindaco ha dichiarato di aver voluto incontrare il comitato per condividere un'analisi dei flussi turistici registrati negli scorsi mesi e valutare scenari, attuali e futuri, per programmare servizi più efficienti in base alle segnalazioni raccolte ,in modo da orientare al meglio l’impiego dei proventi dell’imposta di soggiorno.

“Il turismo è una grande opportunità - ha detto Vito Leccese - che può portare ricchezza al nostro territorio ma, se non adeguatamente governato, rischia di determinare problemi sia per i visitatori, che hanno diritto a trovare una città accogliente ed efficiente, sia per i residenti, che non devono correre il rischio di essere “espulsi” dal sistema città. L’impegno che deve mettere in campo l’amministrazione, perciò, è quello di contemperare gli interessi e i diritti di tutti cercando di valorizzare le opportunità legate allo sviluppo turistico e al contempo di limitare le criticità ad esso connesse.

Tra i primi obiettivi cui stiamo lavorando c’è l’emersione del sommerso, con i controlli effettuati presso le strutture ricettive (da alcuni mesi, tutt’ora in corso), per garantire qualità dell’offerta ricettiva e rispetto degli operatori in regola.

Ovviamente in questa partita è fondamentale il gioco di squadra, ed è per questo che il confronto all’interno del comitato di indirizzo sarà costante e, mi auguro, proficuo: perché tutti siamo interessati alla crescita del settore turistico e ricettivo ma dobbiamo lavorare affinché questo sviluppo non snaturi la città trasformando luoghi che custodiscono la nostra storia e la nostra comune identità, come la città vecchia, in parchi a tema”.

Dopo questa breve premessa il sindaco ha illustrato i dati analitici estrapolati dalla piattaforma Paytourist con riferimento al periodo che va dal 1 ottobre 2023 (data d introduzione dell’imposta di soggiorno) al 2 agosto 2024.

Nel periodo in esame il Comune di Bari ha incassato 2.712.606 euro a fronte di 645.158 ospiti arrivati e 1.391.432 pernottamenti registrati.

Per quanto riguarda la provenienza dei flussi, il 37% dei turisti arriva dall’Italia, il 10.12% dalla Polonia, il 5.33% dalla Francia, il 3.79% dalla Germania, il 3.52% dagli USA, il 3.42% dalla Romania, il 3.26% dall’Ungheria, il 3.23% dalla Spagna, il 3.07% dalla Bulgaria, l’1.93% dal Regno Unito, l’1.63% dai Paesi Bassi, l’1.59% dall’Argentina, l’1.46% dal Brasile, l’1.2% dalla Repubblica Ceca, l’1.13% dall’Australia, l’1.09% dal Belgio e l’1.01% dal Canada.

Il turismo nella città registra la presenza del 37.85% di famiglie, 36.59% di gruppi e 25.56% di persone singole; il 65,17% degli arrivi registrati riguarda persone di età compresa tra i 24 e i 58 anni.

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