Carabinieri aggrediti, USIC lancia appello a Meloni: 'Urgenti modifiche legislative per tutelare gli operatori della sicurezza'


ROMA – “La violenza quotidiana contro le Forze dell’Ordine non può più essere giustificata da frasi di circostanza, soprattutto se provenienti da esponenti politici o del Governo”. Con queste parole, Antonio Tarallo, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC), ha lanciato un appello al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiedendo un intervento immediato per riformare la normativa a tutela degli operatori della sicurezza.

Negli ultimi giorni, si sono verificate due aggressioni ai danni di carabinieri, con i responsabili denunciati a piede libero ma senza arresti. “In questo modo – sostiene Tarallo – si alimenta la violenza, poiché non è adeguatamente punita. Il Governo non deve temere le critiche di chi difende e giustifica tali comportamenti, ma deve agire rapidamente per garantire una pena certa e immediata per chi attacca le Forze dell’Ordine.”

Appello per una riforma legislativa

Secondo USIC, la situazione in Italia è ormai quella di un'“anarchia latente”, dove il rispetto per le forze di sicurezza sembra essere in calo, e le conseguenze per chi compie atti di violenza contro di loro non sono sufficientemente severe. La richiesta è chiara: riforme legislative che impediscano ai magistrati di optare per pene lievi o misure alternative per i responsabili di tali atti. “Bisogna garantire maggiore tutela a chi, ogni giorno, è il primo baluardo in uno Stato di diritto”, conclude Tarallo.

Una richiesta urgente

L’USIC, attraverso questo appello, invita il Governo a intraprendere una seria riflessione sulle misure necessarie per prevenire future aggressioni e rafforzare il rispetto per gli operatori della sicurezza. Il sindacato chiede, inoltre, che il dibattito politico e legislativo su questo tema diventi una priorità, in modo da garantire maggiore protezione e riconoscimento per chi opera quotidianamente per garantire la sicurezza dei cittadini.

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