Ceglie Messapica, al via sabato 3 agosto la terza edizione di NUCRÉ


CEGLIE MESSAPICA (BR)
- Al via il 3 agosto 2024, dalle ore 19.00, la III Edizione di NUCRÉ, Rassegna di arte contemporanea nel comune del Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi.

Il progetto, nato nel 2022 da un’idea di Rita Urso e Arechi Invernizzi (Artopia Gallery, Milano), con la collaborazione della Regione Puglia e della Fondazione Museo Pino Pascali e il supporto del Comune di Ceglie Messapica, si sviluppa anche quest’anno in due luoghi. Il Castello Ducale, nella Sala dei Sindaci e nelle Scuderie, sarà la sede della mostra "SpartiAcque. Storie intorno al pozzo", a cura di Antonella Marino, con opere degli artisti Andreco, Claire Chalet, Alexander Gutke, Eva L’Hoest, Maia Marinelli, Masbedo, Lucy + Jorge Orta, Giuditta Vendrame, Alessandro Vizzini. Il Trullo Rubina, sempre nell’agro di Ceglie Messapica, ospiterà l’altra esposizione dal titolo "SpartiAcque. (Di)stanze vicine2 (un progetto dedicato a Rubina Ciracì), a cura di Marilena Di Tursi e Arechi Invernizzi, con lavori di Julie Béna, Agostino Bonalumi, Rachele Maistrello, Elena Mazzi, Fausto Melotti, Marzena Nowak, Aligi Sassu, Giulio Turcato.

"SpartiAcque. Storie intorno al pozzo" esplora il tema dell’acqua in relazione alla storia e al territorio della città di Ceglie Messapica, traendo ispirazione dall’antico pozzo collocato nell’atrio a ridosso della torre normanna del Castello Ducale. Il racconto pone l’accento sul tema della condivisione di risorse, aprendo un focus sull’attuale emergenza idrica e ambientale. Nell’immaginario degli artisti internazionali selezionati, essa diviene uno stimolante ed evocativo "spartiacque", in chiave anche metaforica, tra istanze ecologiche, memorie locali, emergenze del presente e proiezioni critiche o poetiche sul futuro. Dove il "tra" convive con il "con": rimarcando, nel gioco di parole del titolo, più che l’idea di divisione e contrapposizione quella della distribuzione e condivisione contenuta nell’etimo della parola "spartire".
Al piano nobile del Castello, nell’ampia Sala dei Sindaci, apre il percorso espositivo la grande installazione "Big Sky Blue" (2024) di Alexander Gutke, costituita da una serie di sculture a forma di pozzanghera, verniciate di diverse sfumature di "Sky Blue", un colore usato da diverse case automobilistiche per colorare la carrozzeria delle macchine. A parete l’opera di Lucy + Jorge Orta, un plastico equipaggiamento emergenziale, della serie "Life Line" (2008). Seguono gli oggetti scultorei di Alessandro Vizzini, elaborazioni di processi percettivi e sensoriali legati al paesaggio marino attraverso materie mutuate dal design quali poliuretano, resine, vernici. In una successione di dodici inchiostri su carta, Claire Chalet sospende il visitatore in una realtà altra, ricercando un equilibrio tra due visi che si sfiorano senza mai toccarsi. Concludono l’allestimento quattro opere fotografiche ed un video di Maia Marinelli del ciclo "Occupy North" (2020), che denuncia l’occupazione e spartizione delle terre artiche.

NUCRÉ III EDIZIONE Rassegna di Arte Contemporanea

All’ingresso delle Scuderie, il visitatore viene accolto dalla "goccia" scultorea di Andreco, un’espressione formale della proporzione tra acqua dolce e salata. Ai lati del complesso sono situate le due videoproiezioni "The Inmost Cell" (2020) di Eva L’Hoest, dove l’artista racconta un paesaggio sospeso a metà tra mitologia lettone e scenari post-apocalittici, e "Teorema d’incompletezza" (2008) di Masbedo, ambientato su un ghiacciaio islandese. Infine, gli inediti disegni di Giuditta Vendrame "Neviera" (2024), che accanto ai lavori presenti al piano superiore costituiscono l’esito della sua residenza al Trullo Rubina.
Nel complesso del Trullo Rubina il tema dello spartiacque viene declinato, invece, attraverso il dialogo tra artisti contemporanei e alcuni maestri del ‘900 italiano, così associati: Rachele Maistrello e Giulio Turcato, Elena Mazzi e Fausto Melotti, Julie Béna e Aligi Sassu, Marzena Nowak e Agostino Bonalumi. La relazione spontanea che si instaura tra un’opera e l’altra nei vari ambienti del trullo, concepiti come stanze dell’ascolto e della visione, genera "intrusioni" feconde tra passato e presente. Il visitatore è portato a muoversi in un percorso fluido, connesso all’impianto circolare di queste antiche architetture.
Unitamente alle mostre, NUCRÉ comprende un programma di residenza nel Trullo Rubina. Iniziato nel 2023 con l’artista Giulia Parlato, prosegue quest’anno con l’artista Giuditta Vendrame, che ha esplorato l’universo naturale ed antropico delle acque sotterranee, visitando siti archeologici (neviere, fogge e pozzi) e naturali (grotte). La restituzione delle voci e dei racconti degli esperti del luogo prende forma nei candidi disegni ispirati al mondo delle neviere, da cui il titolo "Neviera" (2024), esposti presso il Castello Ducale.
Entrambe le mostre saranno accompagnate da un catalogo bilingue, con testi di Michele Ciracì, Marilena Di Tursi, Arechi Invernizzi, Antonella Marino, Remo e Rita Urso e Giuditta Vendrame.

SEDI:
Castello Ducale di Ceglie Messapica, Via Chiesa 11
3 - 31 agosto 2024
Inaugurazione: sabato 3 agosto 2024, dalle 19 alle 21
Apertura: Lun-Dom 9-13, 17.30-21.30; Ingresso gratuito
Trullo Rubina, Contrada Menzella, Ceglie Messapica
3 - 23 agosto 2024
Inaugurazione: sabato 3 agosto 2024, dalle 21 alle 23
Apertura: su prenotazione (39) 3483137994; Lun-Ven 18.00-20.00