BARI - Sorprendentemente, e in contraddizione con l'esito dell'incontro con il Prefetto di Bari, il Direttore Generale dell'A.O.U.C. Policlinico – Giovanni XXIII, intervistato dalla stampa, ha descritto un quadro sereno della situazione, assicurando che gli utenti del Policlinico e dell'Ospedale Pediatrico possono contare su cure sicure e senza alcun rischio. Ha inoltre affermato che non esiste alcuna criticità rilevante riguardo alla sicurezza delle cure offerte ai cittadini.
Nonostante le cronache quotidiane raccontino spesso una realtà diversa all'interno delle strutture, il DG ha scelto di rassicurare i cittadini, confidando nel personale sanitario, che giorno dopo giorno affronta le difficoltà strutturali con pazienza e dedizione. "L'arte di arrangiarsi alle oggettive difficoltà quotidiane è ormai diventata una ragione di vita professionale", ha dichiarato.
Tuttavia, in netto contrasto con le dichiarazioni del DG, arriva il comunicato congiunto delle sigle sindacali CGIL FP, UIL FPL, CISL FP, FIALS e NURSIND. Le organizzazioni sindacali ricordano che, durante il tavolo di confronto attivato dal Prefetto di Bari, lo stesso DG Sanguedolce aveva ammesso che una significativa percentuale del personale sanitario, circa il 30%, in particolare infermieri e operatori socio-sanitari (OSS), si trova in condizioni di salute precarie. Molti di questi operatori, infatti, hanno ricevuto limitazioni lavorative, con un conseguente impatto negativo sulla gestione delle attività ospedaliere. L'incremento delle assenze per malattia, attribuibile allo stress psicofisico accumulato negli ultimi tempi, è un fenomeno in forte crescita.
"Affermare che le cure erogate al Policlinico e all'Ospedale Pediatrico siano sicure e conformi alle buone pratiche sanitarie è una visione ipocrita della realtà, e ci dissociamo completamente da tali affermazioni", dichiarano le sigle sindacali. "Noi, diversamente dal DG, siamo quotidianamente presenti nelle corsie, ascoltando i lamenti e le preoccupazioni dei pazienti e degli operatori stanchi di doversi adattare a una realtà lavorativa insostenibile".
Nel comunicato, i sindacati richiamano inoltre alla memoria le promesse fatte dal DG durante l'incontro con il Prefetto. Tra queste, l'avvio di procedure di reclutamento di nuovo personale, in particolare infermieri e OSS, che però serviranno solo a sostituire le assenze senza incrementare effettivamente la dotazione organica. È stata inoltre presentata alla Regione Puglia una richiesta per anticipare l'attuazione del piano di assunzioni previsto per il 2025. Il DG ha anche dichiarato l'intenzione di non aumentare le attività operatorie e di non attivare ulteriori posti letto, impegnandosi invece a migliorare l'organizzazione interna per adeguare i modelli di assistenza.
In attesa che queste promesse si concretizzino, le sigle sindacali confermano lo stato di agitazione del personale e ribadiscono il loro impegno a sostenere tutte le iniziative necessarie per ripristinare condizioni di lavoro e di accoglienza adeguate, in modo che i cittadini possano essere trattati con la dignità e il rispetto che meritano.
Nonostante le cronache quotidiane raccontino spesso una realtà diversa all'interno delle strutture, il DG ha scelto di rassicurare i cittadini, confidando nel personale sanitario, che giorno dopo giorno affronta le difficoltà strutturali con pazienza e dedizione. "L'arte di arrangiarsi alle oggettive difficoltà quotidiane è ormai diventata una ragione di vita professionale", ha dichiarato.
Tuttavia, in netto contrasto con le dichiarazioni del DG, arriva il comunicato congiunto delle sigle sindacali CGIL FP, UIL FPL, CISL FP, FIALS e NURSIND. Le organizzazioni sindacali ricordano che, durante il tavolo di confronto attivato dal Prefetto di Bari, lo stesso DG Sanguedolce aveva ammesso che una significativa percentuale del personale sanitario, circa il 30%, in particolare infermieri e operatori socio-sanitari (OSS), si trova in condizioni di salute precarie. Molti di questi operatori, infatti, hanno ricevuto limitazioni lavorative, con un conseguente impatto negativo sulla gestione delle attività ospedaliere. L'incremento delle assenze per malattia, attribuibile allo stress psicofisico accumulato negli ultimi tempi, è un fenomeno in forte crescita.
"Affermare che le cure erogate al Policlinico e all'Ospedale Pediatrico siano sicure e conformi alle buone pratiche sanitarie è una visione ipocrita della realtà, e ci dissociamo completamente da tali affermazioni", dichiarano le sigle sindacali. "Noi, diversamente dal DG, siamo quotidianamente presenti nelle corsie, ascoltando i lamenti e le preoccupazioni dei pazienti e degli operatori stanchi di doversi adattare a una realtà lavorativa insostenibile".
Nel comunicato, i sindacati richiamano inoltre alla memoria le promesse fatte dal DG durante l'incontro con il Prefetto. Tra queste, l'avvio di procedure di reclutamento di nuovo personale, in particolare infermieri e OSS, che però serviranno solo a sostituire le assenze senza incrementare effettivamente la dotazione organica. È stata inoltre presentata alla Regione Puglia una richiesta per anticipare l'attuazione del piano di assunzioni previsto per il 2025. Il DG ha anche dichiarato l'intenzione di non aumentare le attività operatorie e di non attivare ulteriori posti letto, impegnandosi invece a migliorare l'organizzazione interna per adeguare i modelli di assistenza.
In attesa che queste promesse si concretizzino, le sigle sindacali confermano lo stato di agitazione del personale e ribadiscono il loro impegno a sostenere tutte le iniziative necessarie per ripristinare condizioni di lavoro e di accoglienza adeguate, in modo che i cittadini possano essere trattati con la dignità e il rispetto che meritano.