BARI - Questa mattina il sindaco Vito Leccese, accompagnato dagli assessori ai Lavori pubblici, Domenico Scaramuzzi, e alla Rigenerazione urbana, Giovanna Iacovone, si è recato sul cantiere in corso per la riqualificazione dell’edificio H della ex Caserma Rossani, che al termine dei lavori di riqualificazione ospiterà la nuova sede dell’Accademia di Belle Arti.
Il sopralluogo, in particolare, è stato utile a verificare gli interventi per l’esecuzione del tetto verde estensivo che, con i suoi 1800 mq di superficie, sarà il più grande del territorio comunale, progettato e realizzato in sostituzione della copertura esistente per rispondere ai criteri strutturali e ambientali del contesto. Modificando il microclima locale, il tetto verde contribuirà infatti ad attenuare l’effetto dell’isola di calore consentendo di ridurre l’accumulo di calore sulla superficie del tetto, con benefici non solo per l’edifico interessato ma per l’intera area circostante. Al termine dei lavori la nuova copertura verde garantirà così un’elevata resistenza alle temperature estreme e alla siccità e una buona capacità di autorigenerazione, necessitando inoltre di minori costi di manutenzione rispetto alla tipologia intensiva.
Nel rispetto dei caratteri architettonici dell’edificio che, si ricorda, è sottoposto a vincolo, il tetto verde in via di esecuzione non sarà dotato di parapetto perimetrale né sarà calpestabile, ma percorribile esclusivamente per interventi manutentivi, per consentire i quali sono stati realizzati una serie di ancoraggi posti in quota.
“Questa è una delle trasformazioni urbane più importanti che abbiamo in corso in città - ha spiegato Vito Leccese -. Qui non solo si stanno riqualificando i luoghi ma presto si insedieranno funzioni e attività che qualificheranno ulteriormente questi spazi. Entro il 2025 l’Accademia di Belle arti di Bari avrà qui la sua sede dove coltivare talenti e bellezza in linea con la sua mission formativa. Crediamo che questo sia uno degli spazi più belli e importanti della città, un autentico polo della cultura e del tempo libero che sarà ulteriormente valorizzato dalla presenza della nuova sede dell’Accademia”.
“In linea con il cronoprogramma generale, i lavori termineranno entro dicembre del prossimo anno e consegneranno alla città un intervento dal forte valore simbolico - ha affermato Domenico Scaramuzzi - ma, al contempo, di grande efficacia rispetto alle sfide della sostenibilità e del contrasto all’effetto isola di calore. Un’azione perfettamente in linea con l’idea di rigenerare gli spazi urbani attraverso l’introduzione di nuovo verde, che è al centro del programma del sindaco”.
“Si tratta di un esempio di buona pratica che riteniamo possa rappresentare un incentivo per realizzare questo tipo di opere non solo in ambito pubblico - ha concluso Giovanna Iacovone -: il nostro auspicio è che questo modello di intervento possa essere mutuato anche dai privati visto che è uno degli elementi innovativi inseriti nel Regolamento edilizio comunale. Noi faremo la nostra parte cercando di incentivare questa tipologia di realizzazioni che risponde all’esigenza di contrastare il cambiamento climatico in ambito urbano”.
Il sopralluogo, in particolare, è stato utile a verificare gli interventi per l’esecuzione del tetto verde estensivo che, con i suoi 1800 mq di superficie, sarà il più grande del territorio comunale, progettato e realizzato in sostituzione della copertura esistente per rispondere ai criteri strutturali e ambientali del contesto. Modificando il microclima locale, il tetto verde contribuirà infatti ad attenuare l’effetto dell’isola di calore consentendo di ridurre l’accumulo di calore sulla superficie del tetto, con benefici non solo per l’edifico interessato ma per l’intera area circostante. Al termine dei lavori la nuova copertura verde garantirà così un’elevata resistenza alle temperature estreme e alla siccità e una buona capacità di autorigenerazione, necessitando inoltre di minori costi di manutenzione rispetto alla tipologia intensiva.
Nel rispetto dei caratteri architettonici dell’edificio che, si ricorda, è sottoposto a vincolo, il tetto verde in via di esecuzione non sarà dotato di parapetto perimetrale né sarà calpestabile, ma percorribile esclusivamente per interventi manutentivi, per consentire i quali sono stati realizzati una serie di ancoraggi posti in quota.
“Questa è una delle trasformazioni urbane più importanti che abbiamo in corso in città - ha spiegato Vito Leccese -. Qui non solo si stanno riqualificando i luoghi ma presto si insedieranno funzioni e attività che qualificheranno ulteriormente questi spazi. Entro il 2025 l’Accademia di Belle arti di Bari avrà qui la sua sede dove coltivare talenti e bellezza in linea con la sua mission formativa. Crediamo che questo sia uno degli spazi più belli e importanti della città, un autentico polo della cultura e del tempo libero che sarà ulteriormente valorizzato dalla presenza della nuova sede dell’Accademia”.
“In linea con il cronoprogramma generale, i lavori termineranno entro dicembre del prossimo anno e consegneranno alla città un intervento dal forte valore simbolico - ha affermato Domenico Scaramuzzi - ma, al contempo, di grande efficacia rispetto alle sfide della sostenibilità e del contrasto all’effetto isola di calore. Un’azione perfettamente in linea con l’idea di rigenerare gli spazi urbani attraverso l’introduzione di nuovo verde, che è al centro del programma del sindaco”.
“Si tratta di un esempio di buona pratica che riteniamo possa rappresentare un incentivo per realizzare questo tipo di opere non solo in ambito pubblico - ha concluso Giovanna Iacovone -: il nostro auspicio è che questo modello di intervento possa essere mutuato anche dai privati visto che è uno degli elementi innovativi inseriti nel Regolamento edilizio comunale. Noi faremo la nostra parte cercando di incentivare questa tipologia di realizzazioni che risponde all’esigenza di contrastare il cambiamento climatico in ambito urbano”.