IL CAIRO - Si sono conclusi venerdì pomeriggio a Doha i due giorni di vertice dedicati al rilascio degli ostaggi e alla tregua a Gaza. I colloqui, che hanno coinvolto i principali Paesi mediatori - Stati Uniti, Egitto e Qatar - hanno portato a un primo progresso, ma il processo negoziale proseguirà la prossima settimana. Un nuovo summit potrebbe tenersi già domenica al Cairo, quando è previsto l'arrivo della squadra negoziale israeliana.
Subito dopo l'annuncio della conclusione degli incontri, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato: "Il cessate il fuoco a Gaza non è mai stato così vicino". La Casa Bianca, in un comunicato congiunto con Egitto e Qatar, ha definito i colloqui a Doha "seri e costruttivi", condotti "in un'atmosfera positiva". La dichiarazione ha sottolineato l'urgenza della situazione, affermando che "non c'è più tempo da perdere né scuse da parte di nessuno per ulteriori ritardi". Il comunicato ha ribadito la necessità di procedere rapidamente al rilascio degli ostaggi e dei detenuti palestinesi, di avviare il cessate il fuoco e di attuare l'accordo raggiunto.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà in Israele domani e incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu lunedì, per discutere degli sviluppi e delle prospettive di pace.
Nel frattempo, la situazione sul campo rimane critica. Sabato mattina, un raid israeliano ha colpito il sud del Libano, provocando la morte di almeno nove persone, secondo quanto riferito dal ministero della Sanità libanese. Questo attacco sottolinea la fragilità della situazione e la necessità di un intervento diplomatico rapido e deciso per evitare un ulteriore escalation del conflitto.
Subito dopo l'annuncio della conclusione degli incontri, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato: "Il cessate il fuoco a Gaza non è mai stato così vicino". La Casa Bianca, in un comunicato congiunto con Egitto e Qatar, ha definito i colloqui a Doha "seri e costruttivi", condotti "in un'atmosfera positiva". La dichiarazione ha sottolineato l'urgenza della situazione, affermando che "non c'è più tempo da perdere né scuse da parte di nessuno per ulteriori ritardi". Il comunicato ha ribadito la necessità di procedere rapidamente al rilascio degli ostaggi e dei detenuti palestinesi, di avviare il cessate il fuoco e di attuare l'accordo raggiunto.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà in Israele domani e incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu lunedì, per discutere degli sviluppi e delle prospettive di pace.
Nel frattempo, la situazione sul campo rimane critica. Sabato mattina, un raid israeliano ha colpito il sud del Libano, provocando la morte di almeno nove persone, secondo quanto riferito dal ministero della Sanità libanese. Questo attacco sottolinea la fragilità della situazione e la necessità di un intervento diplomatico rapido e deciso per evitare un ulteriore escalation del conflitto.
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