L'esercito israeliano ha annunciato di aver avviato una serie di "attacchi preventivi" in Libano per contrastare un'imminente minaccia di Hezbollah. Gli attacchi, secondo quanto riferito, mirano a prevenire azioni su larga scala da parte dell'organizzazione libanese, e le autorità israeliane hanno esortato la popolazione a evacuare le aree dove Hezbollah è attivo.
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato durante una riunione del Gabinetto di sicurezza: "Questa mattina all'alba abbiamo scoperto i preparativi di Hezbollah, pronto ad attaccare Israele. Abbiamo dato ordine all'esercito di agire immediatamente per eliminare la minaccia. L'IDF sta operando con forza e ha distrutto decine di razzi diretti al nord". Netanyahu ha inoltre chiesto ai cittadini israeliani di seguire attentamente le indicazioni di sicurezza.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha sottolineato che "Israele non vuole una guerra totale" e ha dichiarato lo stato di emergenza per le prossime 48 ore, in risposta all'escalation della tensione.
Hezbollah, da parte sua, ha affermato di aver lanciato oltre 320 razzi verso il nord di Israele, accompagnati da droni carichi di esplosivo. L'organizzazione ha spiegato che l'attacco è una ritorsione per l'uccisione del loro comandante militare, Fuad Shukr, a Beirut.