LECCE - L'altroieri è giunta presso la centrale operativa della Questura la richiesta di intervento per un possibile furto all’interno di un albergo situato nel centro storico di Lecce.
Sul posto il manager dell’hotel ha riferito agli agenti delle volanti che la sera prima quattro uomini di origine senegalese avevano preso in affitto due stanze dell’albergo, provvedendo al pagamento delle stesse tramite carta di credito e che, sempre nella stessa sera, avevano invitato in camera alcuni amici della stessa nazionalità nonostante fosse stato detto loro di non farlo. La mattinata successiva uno di questi amici “ospitati” è stato visto allontanarsi dall’uscita di sicurezza portando con sé fuori dell’albergo materiale assegnato alla palestra, per questo era stato chiesto l’intervento.
Subito prima dell’arrivo sul posto degli operanti, il soggetto summenzionato si è ripresentato in albergo e ha restituito il materiale dichiarando di aver terminato di allenarsi all’esterno della struttura.
Tenuto conto degli accadimenti e temendo che altro materiale potesse essere asportato, il manager dell’albergo ha chiesto l’intervento dei poliziotti per verificare se fossero presenti abusivamente altri soggetti non registrati all’ingresso.
Il sopralluogo ha permesso di riscontrare l’assenza degli ospiti registrati, che si erano già allontanati dalla struttura presumibilmente utilizzando l’uscita di emergenza, e la presenza, all’interno di una delle due camere, di due soggetti extracomunitari non censiti, che dormivano.
Gli agenti hanno proceduto all’identificazione dei due ragazzi, uno di 23 anni e un altro di 18, entrambi di nazionalità senegalese, regolari sul t.n. e residenti a Lecce, i quali riferivano di essere stati invitati dai loro amici che alloggiavano nell’albergo e di essersi successivamente addormentati.
Tenuto conto che la stanza dove dormivano i due soggetti non registrati si presentava a soqquadro, e visto che gli stessi si mostravano alquanto insofferenti cercando di occultare dietro la schiena le borse a tracolla, insospettiti da tale atteggiamento, i poliziotti provvedevano alla perquisizione personale su entrambi gli stranieri.
Sul soggetto di 23 anni veniva rinvenuto un involucro in cellophane con all’interno n° 87 pasticche di colore celeste, del peso lordo complessivo di 41,54 grammi, del tipo ECSTASY.Pastiglia ecstasy ingrandita
La perquisizione domiciliare dava esito negativo.
Inoltre, lo stesso soggetto, già noto alle forze di polizia per reati inerenti all’utilizzo indebito e fabbricazione di carte di credito false, insolvenza fraudolenta, truffa e furto, nella circostanza veniva trovato in possesso di diverse carte di credito e/o debito e documenti di identità di terze persone per le quali non era in grado di fornire giustificazioni plausibili per il possesso.
Così, i poliziotti comunicavano al P.M. che disponeva di trarre in arresto per l’ipotesi di reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente o psicotropa in concorso e di sottoporlo alla misura degli arresti domiciliari, procedendo altresì alla sua denuncia in stato di libertà per l’ipotesi di reato di ricettazione.
Mentre il ragazzo di 18 anni veniva deferito in stato di libertà per l’ipotesi di reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente o psicotropa in concorso.
Tutto il materiale rinvenuto veniva debitamente repertato e sequestrato.
Sul posto il manager dell’hotel ha riferito agli agenti delle volanti che la sera prima quattro uomini di origine senegalese avevano preso in affitto due stanze dell’albergo, provvedendo al pagamento delle stesse tramite carta di credito e che, sempre nella stessa sera, avevano invitato in camera alcuni amici della stessa nazionalità nonostante fosse stato detto loro di non farlo. La mattinata successiva uno di questi amici “ospitati” è stato visto allontanarsi dall’uscita di sicurezza portando con sé fuori dell’albergo materiale assegnato alla palestra, per questo era stato chiesto l’intervento.
Subito prima dell’arrivo sul posto degli operanti, il soggetto summenzionato si è ripresentato in albergo e ha restituito il materiale dichiarando di aver terminato di allenarsi all’esterno della struttura.
Tenuto conto degli accadimenti e temendo che altro materiale potesse essere asportato, il manager dell’albergo ha chiesto l’intervento dei poliziotti per verificare se fossero presenti abusivamente altri soggetti non registrati all’ingresso.
Il sopralluogo ha permesso di riscontrare l’assenza degli ospiti registrati, che si erano già allontanati dalla struttura presumibilmente utilizzando l’uscita di emergenza, e la presenza, all’interno di una delle due camere, di due soggetti extracomunitari non censiti, che dormivano.
Gli agenti hanno proceduto all’identificazione dei due ragazzi, uno di 23 anni e un altro di 18, entrambi di nazionalità senegalese, regolari sul t.n. e residenti a Lecce, i quali riferivano di essere stati invitati dai loro amici che alloggiavano nell’albergo e di essersi successivamente addormentati.
Tenuto conto che la stanza dove dormivano i due soggetti non registrati si presentava a soqquadro, e visto che gli stessi si mostravano alquanto insofferenti cercando di occultare dietro la schiena le borse a tracolla, insospettiti da tale atteggiamento, i poliziotti provvedevano alla perquisizione personale su entrambi gli stranieri.
Sul soggetto di 23 anni veniva rinvenuto un involucro in cellophane con all’interno n° 87 pasticche di colore celeste, del peso lordo complessivo di 41,54 grammi, del tipo ECSTASY.Pastiglia ecstasy ingrandita
La perquisizione domiciliare dava esito negativo.
Inoltre, lo stesso soggetto, già noto alle forze di polizia per reati inerenti all’utilizzo indebito e fabbricazione di carte di credito false, insolvenza fraudolenta, truffa e furto, nella circostanza veniva trovato in possesso di diverse carte di credito e/o debito e documenti di identità di terze persone per le quali non era in grado di fornire giustificazioni plausibili per il possesso.
Così, i poliziotti comunicavano al P.M. che disponeva di trarre in arresto per l’ipotesi di reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente o psicotropa in concorso e di sottoporlo alla misura degli arresti domiciliari, procedendo altresì alla sua denuncia in stato di libertà per l’ipotesi di reato di ricettazione.
Mentre il ragazzo di 18 anni veniva deferito in stato di libertà per l’ipotesi di reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente o psicotropa in concorso.
Tutto il materiale rinvenuto veniva debitamente repertato e sequestrato.