Lo sbadiglio: curiosità e proverbi


VITTORIO POLITO
- Lo sbadiglio è un atto respiratorio abnorme, spesso incoercibile, caratterizzato dall’apertura forzata della bocca accompagnata dalla costrizione delle palpebre e può essere provocato da sonno, fame, digestione laboriosa, noia, particolari stati psichici o da varie condizioni neurologiche.

Lo sbadiglio si verifica poco dopo il risveglio, al mattino e nelle tre ore che precedono l’addormentamento, la sera. Ma cos’è, in fin dei conti, lo sbadiglio? Si tratta semplicemente di un’inspirazione ampia, lenta e profonda dalla bocca aperta e, soprattutto, di un riflesso involontario.

Secondo gli studiosi dell’Università di Harvard, lo sbadiglio nasce come meccanismo inconscio imitativo, in pratica vediamo qualcun altro sbadigliare e sorge spontaneo sbadigliare a nostra volta. Altre ricerche, questa volta della Baylor University del Texas, sempre in ambito neurologico, sostengono che lo sbadiglio è un buon indicatore di empatia quando diventa contagioso.

Questi studi, che hanno posto dei soggetti davanti a video di persone che sbadigliavano, hanno dimostrato come il 42-55% di tali soggetti reagiva puntualmente sbadigliando. Nell’antichità era considerato un segno proveniente dal soprannaturale. Si usava proteggere la bocca nel timore che durante lo sbadiglio vi potessero penetrare spiriti impuri e tormentare la persona.

Giuseppe Parini (1729-1799), poeta e abate, concede una particolare grazia allo sbadiglietto fatto dal giovin signore al suo primo risveglio. È formato da un piccolo arco delle labbra ed è tacito, non sgangherato come quello di un capitano alle sue albe. Mentre Luigi Pirandello (1867-1936), drammaturgo, scrittore, poeta e premio Nobel, attribuiva allo sbadiglio un valore drammatico: la capacità di trasformazione della serenità e compostezza del viso in una maschera incerta tra comicità e tragicità. Ma queste sono altre storie.

Passiamo in rassegna i proverbi che si registrano in epoche ormai libere da gravi superstizioni, ma mantengono la convinzione che il messaggio sia veritiero.

Lo sbadiglio non può mentire: o ha fame o vuol dormire o ha qualcosa che non può dire. È pregiudizio comune che lo sbadiglio manifesti fame o sonno, ovvero una preoccupazione, un tarlo segreto che tormenta e non può essere rivelato.

Chi sbadiglia si annoia. Lo sbadiglio è più comunemente inteso come un effetto della noia.

Lo sbadiglio è contagioso. Osservare qualcuno sbadigliare attiva di regola una reazione automatica che porta a breve a fare altrettanto.

Lo sbadiglio è il grido del vagabondo. Lo sbadiglio sta in bocca di chi non fa nulla e si annoia.

Chi parla cerca amici, chi canta cerca amore e chi sbadiglia cerca mosche. Cioè si annoia e non sa cosa vuole. Troverà le mosche che gli entreranno in bocca.

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