"Tutto ciò che è stato fatto rivela una sommatoria lunghissima di errori", così Giovanni Costantino, fondatore e amministratore delegato di The Italian Sea Group, ha commentato il naufragio del Bayesian, l’imbarcazione di lusso affondata al largo di Santa Flavia, Palermo. In un'intervista al Corriere della Sera, Costantino non ha nascosto la sua amarezza per le circostanze che hanno portato alla tragedia, puntando il dito su decisioni operative sbagliate e la mancanza di preparazione dell’equipaggio.
"Le persone non dovevano essere nelle cabine, la barca non doveva essere all'ancora", afferma Costantino, facendo riferimento a quello che lui ritiene un errore cruciale nella gestione della situazione. "E poi, perché l'equipaggio non sapeva della perturbazione in arrivo?", si chiede il CEO, sostenendo che la tempesta non fosse affatto "inaspettata", come riportato dai passeggeri sopravvissuti. "Io ho qui davanti a me le carte meteo", sottolinea, indicando che le condizioni meteo erano prevedibili e che l’imbarcazione avrebbe potuto essere messa in sicurezza se fossero state adottate le giuste misure.
Costantino difende strenuamente la qualità costruttiva del Bayesian, un veliero di 56 metri costruito nel 2008 da Perini Navi di Viareggio, descrivendolo come "una delle imbarcazioni più sicure al mondo", praticamente "inaffondabile". Tuttavia, precisa che l’unica spiegazione plausibile del naufragio è che la nave "abbia imbarcato acqua", un'eventualità che avrebbe compromesso irreparabilmente la stabilità dell’imbarcazione.
"L'evento di Palermo avrebbe rappresentato un rischio pari a zero se fossero state fatte le manovre corrette", continua Costantino, ribadendo che una corretta gestione delle operazioni avrebbe evitato il disastro. Secondo lui, una serie di errori operativi, unita a fattori imprevisti che hanno compromesso la stabilità della nave, sono stati decisivi nel causare la tragedia.
Le dichiarazioni di Costantino, che ha definito il naufragio come il risultato di un’inadeguata gestione e preparazione, aprono il dibattito sulle responsabilità dell’equipaggio e delle persone coinvolte. Intanto, le indagini proseguono per chiarire ulteriormente le dinamiche dell’incidente che ha scosso il mondo della nautica di lusso.