TARANTO - "Brucia ancora sulla pelle dei tarantini la cocente delusione per il naufragio, è il caso di dire, del progetto Nave Museo Vittorio Veneto. Una serie di difficoltà , molte delle quali dovute alla massiccia presenza di amianto, decretarono il fallimento di un progetto che avrebbe dato nuova vita alla gloriosa unità navale della Marina Militare. Ora si delinea all'orizzonte un'altra possibilità . Nave Garibaldi, il primo incrociatore portaeromobili della Marina Militare italiana, dopo 40 anni di servizio, dal prossimo 1 ottobre sarà collocato in Ridotta Tabella di Disponibilità e successivamente in disarmo. La storia dell'unità navale è indissolubilmente legata alla Base MM di Taranto dove è di stanza quando non è in missione. Nei bacini dell'Arsenale Militare, inoltre, è stata sottoposta a importanti lavori di manutenzione" si legge in una nota stampa del consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio, presidente II Commissione consiliare Regione Puglia.
"Una volta in disarmo, quindi, Nave Garibaldi potrebbe essere trasformata in museo ed è naturale immaginare che la sua sede continui ad essere Taranto. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, invece, sembra che a Genova stiano già lavorando alla trasformazione della nave in un sito museale e congressuale. Il progetto, sempre stando a queste notizie, sarebbe stato già condiviso con i vertici della Marina Militare italiana. Non sappiamo se tutto ciò corrisponda al vero, in ogni caso, questa indiscrezione deve servire da campanello d'allarme per non vedere per l'ennesima volta, compiersi un vero e proprio scippo ai danni del capoluogo jonico. Taranto è la più importante base navale della Marina Militare italiana con cui ha un rapporto ultracentenario e una simbiosi difficilmente replicabile in qualsiasi altra parte d'Italia. Dobbiamo subito candidare Taranto come sede di Nave Museo Garibaldi, creando intorno a questo progetto un consenso trasversale e unanime che coinvolga tutte le forze politiche, al di là degli schieramenti. Personalmente chiederò al presidente Michele Emiliano l'impegno diretto della Regione, e il coinvolgimento di Asset per predisporre un progetto adeguato. Ma ripeto, non importa chi avanzerà la proposta, potrebbe farlo, il Comune di Taranto o un soggetto privato, l'importante è che questa volta Taranto parli con una sola voce in favore del territorio" si legge ancora nella nota stampa di Vincenzo Di Gregorio.