Omicidio di Sharon Verzeni: proseguono le indagini, ricerche concentrate sul torrente Buliga

TERNO D'ISOLA – Chi ha ucciso Sharon Verzeni la notte tra il 29 e il 30 luglio scorso? La risposta a questa domanda resta ancora avvolta nel mistero. Il compagno della vittima, Sergio Ruocco, intervistato da La Repubblica e La Stampa, ha dichiarato che l’assassino potrebbe essere qualcuno che non conosceva Sharon, forse un cliente del bar dove lavorava o qualcuno che l’ha scambiata per un’altra persona. "Non riusciamo a capire chi potesse volerle male", ha affermato Ruocco, che è stato ascoltato più volte dagli inquirenti come persona informata sui fatti, ma non è indagato.

Ruocco, che il giorno dell’omicidio si trovava a casa a dormire, ha ripreso ieri il lavoro dopo 27 giorni di assenza. Il suo alibi è stato già confermato dalle indagini.

Ricerche in corso nel torrente Buliga

Oggi, alcune strade di Terno d'Isola sono state chiuse per consentire ai carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo di condurre ricerche nelle aree circostanti la scena del crimine. Le operazioni si sono concentrate in particolare sul torrente Buliga e sull'area verde di via Rota, che potrebbe essere stato il punto di fuga dell'assassino, secondo il sindaco Gianluca Sala.

Nelle ricerche sono coinvolti anche i volontari del Mu.Re. (Museo Recuperanti 1915-1918 Alto Garda Bresciano), che stanno utilizzando grandi metal detector per individuare possibili indizi, tra cui il coltello con cui è stata uccisa Verzeni, ancora non trovato a un mese dal delitto. Le ricerche continueranno anche domani, mentre oggi sono stati perlustrati i tombini di via Castegnate, la strada del delitto, e le aree circostanti.

Ruocco: "Nessuno poteva avercela con Sharon"

Nell'intervista a La Repubblica, Ruocco ha ribadito che non crede che qualcuno potesse voler male a Sharon, definendo questa ipotesi "impossibile". Ha raccontato che via Castegnate, dove Sharon è stata uccisa a coltellate, era una strada che frequentavano insieme o da sola, senza che nulla di strano fosse mai accaduto. Ha inoltre sottolineato che Sharon non gli aveva mai parlato di corteggiamenti o avances da parte di altri uomini.

Solo pochi giorni fa, i carabinieri hanno sequestrato un computer dalla casa di Sharon e Ruocco a Terno d’Isola. Ruocco ha spiegato di non aver menzionato il PC agli inquirenti perché non veniva usato da Sharon, che preferiva fare tutto con il telefono.

L’uomo in bicicletta

Tra le persone da identificare riprese dalle telecamere di sicurezza nella notte dell’omicidio, manca ancora all'appello un uomo in bicicletta. La sua identità non è ancora stata accertata, ma le indagini sono arrivate a lui grazie agli abiti che indossava e al modello di bicicletta che usava, percorrendo contromano la via dell’omicidio. Potrebbe esserci una conferma anche dall’analisi del traffico telefonico della zona.

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