BARI - “Ti devo tagliare la testa. Ti devo fare fuori”. Le minacce verbali poi diventano concrete e si manifestano lo scorso 21 agosto con una testata sul setto nasale, la necessità di cure mediche e in ulteriori intimidazioni.
E’ quanto accaduto lo scorso mercoledì ad un operaio della ditta Impregico, che si occupa dell’igiene urbana a Palagiano.
Il lavoratore di 31 anni il 21 agosto è fermo davanti ad una postazione bancomat del paese. Ha appena ritirato del contante per sue esigenze personali e mentre si intrattiene con un amico in fila viene raggiunto dalla feroce rabbia di un cittadino che poche settimane prima aveva incontrato per strada durante il servizio.
Lo riconosce perché l’uomo ha lo stesso atteggiamento violento e brutale di giugno, quando mentre l’operaio era in servizio lungo la provinciale Pino di Lenne, infierisce su di lui con minacce e gesti che mimano il taglio della giugulare.
L’operaio è solo “colpevole” di aver bloccato il camion della nettezza urbana lungo quella strada e così aver bloccato il traffico, per consentire ad un suo collega di recuperare in sicurezza, un grande cellophane che occupava la carreggiata e poteva essere un rischio per chi percorreva in auto quel tragitto.
Spiegavo all’automobilista dietro di noi che ci avremmo messo un attimo, ma era tutto inutile – dice il lavoratore, che ad un mese e mezzo di distanza è vittimina dell’uomo e della sua rabbia.
Ci troviamo di fronte all’ennesimo atto di violenza che riguarda gli operatori dell’igiene urbana – commenta Francesco Achille della FP CGIL Taranto – atti che diventano sempre più pericolosamente frequenti.
Un pericolo che registriamo anche in altri comuni della provincia e nel comune capoluogo dove onesti lavoratori diventano oggetto di minacce, percosse, violenze verbali e fisiche – dice Mimmo Sardelli segretario generale della FP CGIL di Taranto, che sul caso specifico ha chiesto anche l’intervento dei Vigili Urbani di Palagiano a cui sono state chieste maggiori tutele di sicurezza lungo i percorsi.
Nel frattempo l’operaio R.R. ha sporto regolare denuncia nei confronti del cittadino violento, depositando una querela nella sede del Comando dei Carabinieri di Palagiano.
Il lavoratore di 31 anni il 21 agosto è fermo davanti ad una postazione bancomat del paese. Ha appena ritirato del contante per sue esigenze personali e mentre si intrattiene con un amico in fila viene raggiunto dalla feroce rabbia di un cittadino che poche settimane prima aveva incontrato per strada durante il servizio.
Lo riconosce perché l’uomo ha lo stesso atteggiamento violento e brutale di giugno, quando mentre l’operaio era in servizio lungo la provinciale Pino di Lenne, infierisce su di lui con minacce e gesti che mimano il taglio della giugulare.
L’operaio è solo “colpevole” di aver bloccato il camion della nettezza urbana lungo quella strada e così aver bloccato il traffico, per consentire ad un suo collega di recuperare in sicurezza, un grande cellophane che occupava la carreggiata e poteva essere un rischio per chi percorreva in auto quel tragitto.
Spiegavo all’automobilista dietro di noi che ci avremmo messo un attimo, ma era tutto inutile – dice il lavoratore, che ad un mese e mezzo di distanza è vittimina dell’uomo e della sua rabbia.
Ci troviamo di fronte all’ennesimo atto di violenza che riguarda gli operatori dell’igiene urbana – commenta Francesco Achille della FP CGIL Taranto – atti che diventano sempre più pericolosamente frequenti.
Un pericolo che registriamo anche in altri comuni della provincia e nel comune capoluogo dove onesti lavoratori diventano oggetto di minacce, percosse, violenze verbali e fisiche – dice Mimmo Sardelli segretario generale della FP CGIL di Taranto, che sul caso specifico ha chiesto anche l’intervento dei Vigili Urbani di Palagiano a cui sono state chieste maggiori tutele di sicurezza lungo i percorsi.
Nel frattempo l’operaio R.R. ha sporto regolare denuncia nei confronti del cittadino violento, depositando una querela nella sede del Comando dei Carabinieri di Palagiano.