Tentato omicidio a Oria: arrestato un 67enne per aver sparato al cognato
BRINDSI - Con l'accusa di tentato omicidio aggravato, un uomo di 67 anni è stato arrestato dai carabinieri a Oria, in provincia di Brindisi. L'ordinanza di arresto è stata emessa dal gip del tribunale di Brindisi su richiesta della procura, in seguito a una grave lite culminata con l'esplosione di tre colpi di fucile.
L'episodio risale al 24 luglio scorso, quando l'indagato, al culmine di una discussione per futili motivi con il cognato, avrebbe impugnato un fucile e sparato tre colpi in una zona di campagna tra Francavilla Fontana e Oria. Secondo le ricostruzioni, non era la prima volta che i due si trovavano coinvolti in tensioni simili. In quel frangente, la vittima riuscì a salvarsi rifugiandosi nella propria auto, riuscendo a schivare i proiettili.
L'indagato, al momento, si trova agli arresti domiciliari e la misura coercitiva prevede anche l'uso del braccialetto elettronico per monitorarne gli spostamenti. I carabinieri, subito dopo la sparatoria, hanno proceduto al sequestro del fucile utilizzato durante l’aggressione e al ritiro cautelativo di altre armi detenute legalmente dal 67enne.
Il caso ha scosso la comunità locale, suscitando preoccupazione per la dinamica dell'episodio e la gravità del gesto. Le indagini sono ancora in corso, mentre l'uomo resta sotto stretta sorveglianza delle autorità.
L'episodio risale al 24 luglio scorso, quando l'indagato, al culmine di una discussione per futili motivi con il cognato, avrebbe impugnato un fucile e sparato tre colpi in una zona di campagna tra Francavilla Fontana e Oria. Secondo le ricostruzioni, non era la prima volta che i due si trovavano coinvolti in tensioni simili. In quel frangente, la vittima riuscì a salvarsi rifugiandosi nella propria auto, riuscendo a schivare i proiettili.
L'indagato, al momento, si trova agli arresti domiciliari e la misura coercitiva prevede anche l'uso del braccialetto elettronico per monitorarne gli spostamenti. I carabinieri, subito dopo la sparatoria, hanno proceduto al sequestro del fucile utilizzato durante l’aggressione e al ritiro cautelativo di altre armi detenute legalmente dal 67enne.
Il caso ha scosso la comunità locale, suscitando preoccupazione per la dinamica dell'episodio e la gravità del gesto. Le indagini sono ancora in corso, mentre l'uomo resta sotto stretta sorveglianza delle autorità.