Violenza sulle donne, approvate Linee di indirizzo per l’accesso al contributo delle spese legali


BARI - La Giunta regionale ha approvato le Linee di indirizzo per l’accesso al contributo alle spese legali in favore delle donne vittime di violenza prese in carico dai Centri antiviolenza. Un sostegno economico che la Regione Puglia concede alle donne vittime di violenza fisica e maltrattamenti, residenti in Puglia, a parziale ristoro delle spese di assistenza legale in ambito civile e penale.

Il contributo regionale non potrà essere concesso per le spese ricomprese nel gratuito patrocinio a carico dello Stato. Il supporto regionale fornisce dunque un aiuto economico anche per quelle spese legali sostenute nelle fasi propedeutiche al deposito di atti giudiziari e che non sfociano necessariamente nell’avvio di un procedimento giudiziario.

Le Linee di indirizzo stabiliscono criteri e modalità di richiesta e di erogazione, ed anche l’entità del contributo. Possono accedere al sostegno economico le donne vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica, di maltrattamenti o di atti persecutori, senza limite di età.

“L'iniziativa della nostra Regione segue la via maestra tracciata dalla nostra Costituzione, che ci insegna a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona” osserva il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Questo è vero a maggior ragione per le donne vittime di violenza di genere, in favore delle quali offriamo un aiuto concreto di ordine economico ma non solo, visto che il timore delle spese legali spesso frena l'impulso necessario di denunciare o di andare fino in fondo quando si denuncia. Confidiamo che grazie a questa misura le vittime di violenza da oggi abbiano meno paura di reagire e più fiducia nelle istituzioni che le tutela”.

“La novità riguarda l’ampliamento dei reati connessi ai casi di violenza per i quali le donne possono fruire del sostegno regionale, ma anche la previsione di contributi per consulenze tecniche di parte, sia nei procedimenti penali che civili, oltreché il sostegno economico durante l’attività stragiudiziale e/o prodromica alla causa. Sono inoltre riconosciute le spese che riguardano la redazione dell’atto di denuncia-querela e/o le investigazioni difensive, ampliando così le tutele offerte dallo Stato mediante il gratuito patrocinio. L’impegno e il lavoro svolto dal dipartimento Welfare, unitamente alla rete regionale dei servizi antiviolenza, è costante, al fine di fornire ulteriori strumenti a sostegno delle donne vittime di violenza” dichiara la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano.

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