ROMA - “Dopo un credito d’imposta ridotto al lumicino, ecco
un’altra ‘sorpresa’ riservata agli imprenditori meridionali: la non
cumulabilità con l’incentivo Transizione 5.0. Una beffa che rende ancora
più ridicola tutta l’operazione di riforma del Ministro Fitto.”
Così in una nota congiunta Ubaldo Pagano, Marco Lacarra e Claudio
Stefanazzi, deputati pugliesi del Partito Democratico.
“Siamo davanti a un tipico bluff di Raffaele Fitto, una situazione che purtroppo danneggia tanti imprenditori e fa male alla nostra economia. Erano stati promessi mari e monti alle imprese meridionali e in 16mila hanno voluto dar fiducia al Ministro, optando per l’agevolazione Zes al posto di altre. Questa fiducia è stata ripagata riconoscendo loro un sesto della percentuale di credito annunciata.”
“Ciò che fa ancora più male - concludono i dem - è il silenzio di Palazzo Chigi, da cui non è arrivato nessun mea culpa. Anzi, anche davanti a simili disastri non si fermano le dichiarazioni auto-assolutorie e le conferenze stampa festanti…”
“Siamo davanti a un tipico bluff di Raffaele Fitto, una situazione che purtroppo danneggia tanti imprenditori e fa male alla nostra economia. Erano stati promessi mari e monti alle imprese meridionali e in 16mila hanno voluto dar fiducia al Ministro, optando per l’agevolazione Zes al posto di altre. Questa fiducia è stata ripagata riconoscendo loro un sesto della percentuale di credito annunciata.”
“Ciò che fa ancora più male - concludono i dem - è il silenzio di Palazzo Chigi, da cui non è arrivato nessun mea culpa. Anzi, anche davanti a simili disastri non si fermano le dichiarazioni auto-assolutorie e le conferenze stampa festanti…”
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