6 settembre 1934: 90 anni fa Mussolini a Bari

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NICOLA ZUCCARO - Bari, giovedì 6 settembre 1934. Alle ore 8.00 S.E. il Capo del Governo Benito Mussolini sbarca dalla nave "Aurora" e, salutato da 20 colpi di cannone, a passo svelto prende posto su un motoscafo che lo conduce alla banchina di fronte alla Capitaneria di Porto dov'è atteso dagli esponenti locali del Fascio che lo salutano romanamente, dalla Compagnia d'onore e dalla Banda del Presidio Militare che dopo la Marcia Reale attacca "Giovinezza". 

Alle ore 8.20 il Duce sale su un'auto scoperta e insieme ai rappresentanti locali del Partito Nazionale Fascista, si dirige verso la Fiera per inaugurare la Quinta Edizione della Campionaria del Levante. Giunto al quartiere fieristico, fra due ali di folla acclamante, Mussolini visita minuziosamente ogni padiglione e con il suo passo spedito mette in affanno i gerarchi fascisti che, ad ogni sua sosta, tirano un sospiro di sollievo. 

Terminata la visita in Fiera, il Duce sale nuovamente sull'auto scoperta per il trasferimento al Palazzo del Governo dove nel mezzo di un pranzo frugale offerto ai rappresentanti esteri giunti a Bari per presenziare all'inaugurazione della Campionaria, è costretto ad interrompere il momento conviviale per salutare dal balcone dell'attuale Prefettura la folla che lo acclama a gran voce. Alle 14.30, Mussolini lascia il Palazzo del Governo per avviarsi verso la Basilica di San Nicola, dove ad accoglierlo - quale testimonianza della fecondità del popolo pugliese - vi sono 136 coppie di sposi allineate ai lati del tempio romanico. 

All'uscita dallo stesso, e impressionato dalla grandezza architettonica della Reale Basilica, il Duce viene salutato festosamente dal popolo di Bari Vecchia e prosegue verso la Regia Università Adriatica che per l'occasione prende il nome di "Benito Mussolini". Dall'Ateneo si dirige verso il Palazzo delle Poste e dei Telegrafi per inaugurare i rispettivi ambienti lavorativi e, successivamente, raggiunge il cantiere del Policlinico, dove viene osannato dai 2.000 operai al lavoro per la costruzione del più grande complesso ospedaliero della Regione Puglia. Ancor più spettacolare è l'accoglienza riservatagli allo Stadio della Vittoria. Arrivato alle 16 precise, dai gradoni gremiti s'innalza un applauso interminabile che, precedendo il suo intervento, si trasformerà in ovazione al termine del suo discorso inaugurale. 

Dopo questo momento introduttivo, il Duce assiste alle prestazioni dei tremila atleti impegnati nel Campionato Nazionale di Atletica dei Giovani che disegnano, schierandosi sul rettangolo verde dell'impianto sportivo barese in fase di ultimazione, la parola Duce. Alle cinque del pomeriggio, il corteo delle auto che accompagna il Duce, lascia lo stadio per una visita ai cantieri del nuovo Porto e per inaugurare il Palazzo delle Finanze in Corso Trieste (attuale Corso Vittorio Veneto) ed il Palazzo della Provincia al lungomare Nazario Sauro. 

La lunga e intensa giornata del Duce nel capoluogo pugliese si conclude con il ritorno al Palazzo del Governo (Prefettura), dove dal balcone centrale tiene un discorso nel quale oltre a esaltare la gente di Puglia, critica anche l'antisemitismo promosso dalla Germania Nazista. Il ricordo di questo avvenimento, risalente a 90 anni fa, è racchiuso nel filmato conservato presso l'Archivio Storico dell'Istituto Luce Cinecittà.