MOLA DI BARI - Patrick De Ritis, primo fagotto dei Wiener Symphoniker, è il grande protagonista del secondo dei tre «Silent Concerts» organizzati in questo mese da Piero Rotolo, direttore artistico dell’Agìmus di Mola di Bari. Il musicista è atteso in trio con il figlio Sacha De Ritis, grande talento del flauto, e la pianista Michaela De Amicis. Insieme si esibiranno domenica 22 settembre (ore 20.15) nella Corte del Castello Angioino (in caso di maltempo, il concerto si sposterà nella sala interna dello stesso maniero). L’iniziativa prevede lo spegnimento del cellulare all’ingresso, con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla necessità di restituire sacralità all’ascolto, non solo alla performance artistica, spesso disturbata da squilli e suoni di notifiche.
Il trio esplorerà il melodramma di Verdi e Rossini nelle rielaborazioni per quest’organico realizzate nell’Ottocento dalle coppie formate da Charles Triebert ed Eugene Louis-Marie Jancourt, da Pietro Morlacchi e Antonio Torriani, e infine da Jules Demersseman. Il concerto si aprirà con due fantasie di Triebert/Jancourt su altrettante opere di Rossini, una tragica, l’altra semiseria. Prima si ascolterà una riduzione dalla «Semiramide», ultimo vertice felice dell’opera seria nella profusione di Belcanto, abbellimenti folli e morbidezza di voci. Seguirà una fantasia concertante su «L’italiana in Algeri», dramma giocoso ricco di «gag», sovvertimenti ed energia vitale con il quale Rossini raggiunse uno dei vertici nel campo del teatro musicale comico.
Un florilegio di motivi caratterizza, invece, l’omaggio di Morlacchi e Torriani a Giuseppe Verdi, del quale i due musicisti trascrissero diverse pagine d’opera, mentre nel finale si tornerà a Rossini con il Trio brillante che Jules Demersseman elaborò sul «Guglielmo Tell», ultima opera composta da Gioachino Rossini che, in seguito, si dedicherà solo alla musica da camera, ai divertissement «Péchés de vieillesse», alla musica sacra e ad altre composizioni musicali, in ogni caso non destinate al teatro.
Biglietti 5 euro. Info 368.568412 e 393.9935266.
Il trio esplorerà il melodramma di Verdi e Rossini nelle rielaborazioni per quest’organico realizzate nell’Ottocento dalle coppie formate da Charles Triebert ed Eugene Louis-Marie Jancourt, da Pietro Morlacchi e Antonio Torriani, e infine da Jules Demersseman. Il concerto si aprirà con due fantasie di Triebert/Jancourt su altrettante opere di Rossini, una tragica, l’altra semiseria. Prima si ascolterà una riduzione dalla «Semiramide», ultimo vertice felice dell’opera seria nella profusione di Belcanto, abbellimenti folli e morbidezza di voci. Seguirà una fantasia concertante su «L’italiana in Algeri», dramma giocoso ricco di «gag», sovvertimenti ed energia vitale con il quale Rossini raggiunse uno dei vertici nel campo del teatro musicale comico.
Un florilegio di motivi caratterizza, invece, l’omaggio di Morlacchi e Torriani a Giuseppe Verdi, del quale i due musicisti trascrissero diverse pagine d’opera, mentre nel finale si tornerà a Rossini con il Trio brillante che Jules Demersseman elaborò sul «Guglielmo Tell», ultima opera composta da Gioachino Rossini che, in seguito, si dedicherà solo alla musica da camera, ai divertissement «Péchés de vieillesse», alla musica sacra e ad altre composizioni musicali, in ogni caso non destinate al teatro.
Biglietti 5 euro. Info 368.568412 e 393.9935266.