ALBEROBELLO - Ogni anno a settembre, esattamente il 27 e il 28, nella città di Alberobello ricorre la festa dei Santi
Cosma e Damiano, meglio noti come i Santi Medici. Furono fratelli gemelli e medici, martirizzati
sotto l’impero di Diocleziano, venerati a tutt’oggi da tutte le Chiese cristiane che ammettono il
culto dei santi.
Cosma e Damiano non vollero mai accettare denaro o beni in cambio della loro pratica di medici e guaritori, e per questo furono soprannominati Anargiri (Anargyroi dal greco antico Ἀνάργυροι, "senza argento" o "Santi non mercenari"). Si narra infatti che grazie a queste opere di guarigione convertirono numerose persone alla fede cristiana.
Nella Capitale dei Trulli, così come in numerose altre città devote ai Santi Medici, ogni anno sono numerosi i cittadini dei paesi limitrofi e i visitatori che giungono in pellegrinaggio, proprio presso la Basilica Minore a essi dedicata, per poter partecipare alle celebrazioni eucaristiche a partire dalla prima messa, quella del 27 alle 4 del mattino, in segno di adorazione e devozione per il miracolo di guarigione da ricevere, o ricevuto in anni passati, per sé o per i propri cari, con il benestare dei Santi.
“La bellezza di questa festa – spiega il Sindaco di Alberobello Francesco De Carlo – risiede nella sua semplicità. Non ci sono fasti o artifizi, anzi tutto accade e si perpetra nei secoli, dal 1637 per l’esattezza, con straordinaria autenticità e religioso raccoglimento”.
Le celebrazioni però non sono esclusivamente religiose, oltre ai riti eucaristici e alle solenni processioni, a fare da contorno vi sono tutti gli elementi tipici delle feste popolari del Sud Italia come le ‘luminarie’, che decorano e illuminano le vie della Città, i fuochi pirotecnici, la fiera campionaria, gli eventi culturali e sportivi e tanto altro ancora, per poi concludersi la domenica del 29 con il Concerto di musica dal vivo offerto dalla Città a tutti gli intervenuti. Protagonista di questa edizione sarà Roy Paci e la sua band.
Le celebrazioni sono tipiche di una festa di territorio che però nel tempo si è conquistata l’affetto e la riconoscibilità di un evento di portata più ampia.
“Si tratta di un grande evento a tutti gli effetti – spiega Valeria Sabatelli, Assessora alla Cultura e alle Manifestazioni – che incontra l’interesse, la curiosità e la spiritualità di un gran numero di persone, provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, e soprattutto di tutte le età. Per far ciò il Comitato Feste Patronali assieme all’Amministrazione, agli Uffici Comunali e alla Polizia Municipale costituisce una vera e propria task force, che con largo anticipo si attiva per programmare e realizzare una ‘festa’ che tra il programma religioso e quello civile coinvolge la città e il territorio da metà settembre ai primi di ottobre”.
Il ricco programma scandito giorno per giorno con dovizie di particolari si è via via affinato nel corso degli anni e non per questo non smetterà mai di stupire e persino superare le aspettative di tutti gli intervenuti.
“L’attesissima festa cittadina dei Santi Cosma e Damiano - conclude De Carlo - celebra con autenticità un importante momento di culto senza per questo volgere le spalle al nuovo. Per l’edizione di quest’anno, la festa dei Santi Patroni assume un significato in più, poiché proprio il 26 settembre il Comune di Alberobello depositerà presso il Ministero di Dossier per la Candidatura della Città a Capitale italiana della Cultura 2027 e chissà che anche questo non rientri in un disegno più grande di quello che ci si era immaginato finora. Ci toccherà attendere e scoprirlo!”.
Cosma e Damiano non vollero mai accettare denaro o beni in cambio della loro pratica di medici e guaritori, e per questo furono soprannominati Anargiri (Anargyroi dal greco antico Ἀνάργυροι, "senza argento" o "Santi non mercenari"). Si narra infatti che grazie a queste opere di guarigione convertirono numerose persone alla fede cristiana.
Nella Capitale dei Trulli, così come in numerose altre città devote ai Santi Medici, ogni anno sono numerosi i cittadini dei paesi limitrofi e i visitatori che giungono in pellegrinaggio, proprio presso la Basilica Minore a essi dedicata, per poter partecipare alle celebrazioni eucaristiche a partire dalla prima messa, quella del 27 alle 4 del mattino, in segno di adorazione e devozione per il miracolo di guarigione da ricevere, o ricevuto in anni passati, per sé o per i propri cari, con il benestare dei Santi.
“La bellezza di questa festa – spiega il Sindaco di Alberobello Francesco De Carlo – risiede nella sua semplicità. Non ci sono fasti o artifizi, anzi tutto accade e si perpetra nei secoli, dal 1637 per l’esattezza, con straordinaria autenticità e religioso raccoglimento”.
Le celebrazioni però non sono esclusivamente religiose, oltre ai riti eucaristici e alle solenni processioni, a fare da contorno vi sono tutti gli elementi tipici delle feste popolari del Sud Italia come le ‘luminarie’, che decorano e illuminano le vie della Città, i fuochi pirotecnici, la fiera campionaria, gli eventi culturali e sportivi e tanto altro ancora, per poi concludersi la domenica del 29 con il Concerto di musica dal vivo offerto dalla Città a tutti gli intervenuti. Protagonista di questa edizione sarà Roy Paci e la sua band.
Le celebrazioni sono tipiche di una festa di territorio che però nel tempo si è conquistata l’affetto e la riconoscibilità di un evento di portata più ampia.
“Si tratta di un grande evento a tutti gli effetti – spiega Valeria Sabatelli, Assessora alla Cultura e alle Manifestazioni – che incontra l’interesse, la curiosità e la spiritualità di un gran numero di persone, provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, e soprattutto di tutte le età. Per far ciò il Comitato Feste Patronali assieme all’Amministrazione, agli Uffici Comunali e alla Polizia Municipale costituisce una vera e propria task force, che con largo anticipo si attiva per programmare e realizzare una ‘festa’ che tra il programma religioso e quello civile coinvolge la città e il territorio da metà settembre ai primi di ottobre”.
Il ricco programma scandito giorno per giorno con dovizie di particolari si è via via affinato nel corso degli anni e non per questo non smetterà mai di stupire e persino superare le aspettative di tutti gli intervenuti.
“L’attesissima festa cittadina dei Santi Cosma e Damiano - conclude De Carlo - celebra con autenticità un importante momento di culto senza per questo volgere le spalle al nuovo. Per l’edizione di quest’anno, la festa dei Santi Patroni assume un significato in più, poiché proprio il 26 settembre il Comune di Alberobello depositerà presso il Ministero di Dossier per la Candidatura della Città a Capitale italiana della Cultura 2027 e chissà che anche questo non rientri in un disegno più grande di quello che ci si era immaginato finora. Ci toccherà attendere e scoprirlo!”.
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