BARI - La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha eseguito un sequestro patrimoniale, su disposizione del Tribunale di Bari – Sezione III, nei confronti di un noto pluripregiudicato della Città Metropolitana di Bari, storico referente del clan "Parisi". Il provvedimento, emesso dal Tribunale della Prevenzione, riguarda un soggetto considerato socialmente pericoloso, già condannato per gravi reati, tra cui associazione mafiosa, riciclaggio, ricettazione, traffico di droga e omicidio colposo.
Le indagini patrimoniali, condotte dalla DIA sotto la guida della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno permesso di accertare come l’uomo avesse accumulato un ingente patrimonio, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Si è ritenuto, infatti, che questa ricchezza sia stata ottenuta attraverso proventi di attività illecite.
Il sequestro ha riguardato un complesso patrimoniale di 13 immobili, tra cui una palazzina di pregio situata nel centro storico di un comune metropolitano, autovetture, denaro contante e diverse disponibilità finanziarie. Anche se formalmente intestati a prestanome, tali beni sono stati ricondotti al pregiudicato. Il valore complessivo stimato dei beni sequestrati ammonta a circa 3 milioni di euro.
Questo intervento si inserisce nelle attività della DIA volte a colpire le ricchezze illecite legate alla criminalità organizzata, con l’obiettivo di tutelare e proteggere il tessuto economico sano del Paese.
Le indagini patrimoniali, condotte dalla DIA sotto la guida della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno permesso di accertare come l’uomo avesse accumulato un ingente patrimonio, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Si è ritenuto, infatti, che questa ricchezza sia stata ottenuta attraverso proventi di attività illecite.
Il sequestro ha riguardato un complesso patrimoniale di 13 immobili, tra cui una palazzina di pregio situata nel centro storico di un comune metropolitano, autovetture, denaro contante e diverse disponibilità finanziarie. Anche se formalmente intestati a prestanome, tali beni sono stati ricondotti al pregiudicato. Il valore complessivo stimato dei beni sequestrati ammonta a circa 3 milioni di euro.
Questo intervento si inserisce nelle attività della DIA volte a colpire le ricchezze illecite legate alla criminalità organizzata, con l’obiettivo di tutelare e proteggere il tessuto economico sano del Paese.