BARI - È stata presentata questa mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città , la terza edizione del memorial “Mario Bisignani”, la gara nazionale di lotta greco romana, stile libero maschile e femminile organizzata dalla scuola di lotta Bisignani.
A presentare l’iniziativa, in programma domenica 22 settembre al PalaMartino (ore 9.00 – 17.00), soso stati i figli dell’atleta scomparso esattamente 17 anni fa, Sante e Adelina Bisignani, il giornalista Gaetano Campione, il presidente del Cus Bari Antonio Prezioso, Giuseppe Seccia, componente direttivo Cus Bari, l’allenatore e responsabile regionale di lotta greco romana Giuseppe Colajanni, il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Carlo Gagliardi, il campione assoluto di lotta Giuseppe Girone, Franco Castellano giornalista e coordinatore del memorial, l’ex atleta Umberto De Giosa e Renato Laforgia, medico ed ex presidente del Cus Bari.
“Si ritorna quest’anno a Bari con la lotta libera e la lotta greco romana - ha spiegato Renato Laforgia - discipline olimpiche in un torneo che comprende la sezione femminile. Il tutto, nel ricordo di un vero maestro di sport e di vita, Bisignani, al quale è stata meritatamente riconosciuta sia la stella d’oro al merito del Coni, sia la stella del Comitato olimpico internazionale Cio per meriti sportivi e per aver favorito la diffusione del sentimento sportivo di pace, solidarietà e fratellanza. Oggi, questa disciplina sta tornando ad essere molto attrattiva per i giovani, e si rivela affascinante perché si tratta del confronto fisico, in piena lealtà , tra due atleti, senza alcun aiuto esterno se non la propria abilità , la forza, l’intuito”.
“Mio padre ha rappresentato per Bari una figura di spicco nel mondo della lotta greco romana - ha sottolineato Adelina Bisignani - perché è stato capace di coniugare le caratteristiche di uno sport basato soprattutto sulla forza con il messaggio filosofico di accettazione dell’altro, elevandone il livello educativo e contribuendo così a salvare tanti giovani delle periferie da una vita difficile”.
“Nella sua carriera, Bisignani - ha continuato Gaetano Campione - ha fatto vincere 300 trofei, tra coppe e medaglie, e ha forgiato una nidiata di campioni che per anni hanno dominato le materassine di tutta Europa. Ma Mario non è solo questo: è stato anche un grande innovatore, ha saputo leggere il futuro disponendo, ad esempio, allenamenti a suon di musica, oppure promuovendo la lotta al femminile in una città come Bari. Una forza della natura”.
“Quando lo ho conosciuto, tanti anni, fa - ha commentato Antonio Prezioso - mi colpì per la sua competenza in materia di sport. Voglio sottolineare che Mario, nonostante i trascorsi a volte polemici nei rapporti con i vertici sportivi, non è mai uscito dal Centro Universitario Sportivo barese: questa quindi rimarrà per sempre casa sua”.
“Non conosco un allenatore - ha ricordato Giuseppe Colajanni - che, incompreso e persino osteggiato nel suo ambiente, è stato rivalutato e persino premiato, smentendo tutti quelli che non credevano alla portata delle sue grandi innovazioni”.
“Bisignani era un maestro dello sport, che io accosterei senza difficoltà ad un altro grande ancora in attività , Julio Velasco - l’opinione di Carlo Gagliardi -: entrambi hanno saputo catturare l’interesse generale grazie a intuizioni innovative. Era questa la filosofia di Mario, alla quale hanno aderito tanti giovani”.
Giuseppe Seccia ha ricordato: “Una persona alla mano e affabile, anche se dalla lingua tagliente, ma in senso positivo, perché la usava per cercare sempre di ottenere il meglio dagli atleti”.
In conclusione il campione assoluto di lotta Giuseppe Girone, che si è concentrato sugli aspetti tecnici della competizione: “E’ un torneo destinato ai giovani, under 14 e under 17. Si affronteranno 110 atleti tesserati da una ventina di società sportive provenienti da tutta Italia. La novità di quest’anno è la previsione di premi in denaro per i vincitori”.