Bari, sorvegliato speciale condannato a 3 anni e 4 mesi per detenzione di arma da guerra

BARI - Un 37enne, già sorvegliato speciale del quartiere Japigia di Bari, è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione a seguito di un’indagine dell’antimafia sulle attività criminali dei clan cittadini. L’uomo è stato intercettato mentre discuteva dell’acquisto di un’arma da guerra e del suo possibile nascondiglio in caso di perquisizione.

Le intercettazioni, risalenti al 25 aprile scorso e riportate da La Gazzetta del Mezzogiorno, sono state fondamentali per il suo arresto. Nella conversazione captata dagli investigatori, l’uomo parla con i genitori dell’acquisto di una mitraglietta per 2500 euro, descrivendone il funzionamento e spiegando come intendeva nasconderla insieme alle munizioni.

Tra le frasi intercettate, il 37enne afferma: “Metti il colpo in canna, boom boom boom, li spari tutti. Come spingi, sta tutto là, una mitraglietta diventa”, facendo riferimento alla potenza distruttiva dell’arma. In un altro passaggio, si preoccupava delle perquisizioni: “Tre cose tutte insieme le tengo come arriva una perquisizione tutto quanto mi devono togliere... alla fine 2500 gli ho dato, così è la sicura centrale, così metti il colpo in canna e come spingi li spara tutti”.

Il dialogo intercettato ha rivelato la consapevolezza dell’uomo sui rischi di essere scoperto, vantandosi del fatto che le perquisizioni precedenti non avevano mai portato alla luce nulla: “Là sono venuti cinquanta volte, sotto qua a fare le perquisizioni, là non hanno mai trovato niente a me, ecco perché le metto sempre là”.

Due giorni dopo, gli agenti dell’antimafia hanno fatto irruzione nell’abitazione del 37enne, arrestando l’uomo e sequestrando l’arma. A seguito del processo, è arrivata la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione per detenzione illegale di armi da guerra, segnando un duro colpo alle attività illecite dei clan che operano nel quartiere.

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