Brutale aggressione a medici e sanitari Policlinico Foggia: 'Istituzioni intervengano con urgenza'


FOGGIA - “L'ennesimo episodio di aggressione nei confronti dei medici e del personale sanitario ci indigna come professionisti e come cittadini esposti e non tutelati. Basta ai soliti incontri che non hanno portato e non portano a nessuna soluzione, basta allo scarica barile continuo, basta a soluzioni tampone che non hanno mai posto argine alla violenza”. A dichiararlo è il segretario aziendale CIMO FESMED, Graziano Minafra, a seguito del gravissimo episodio di violenza subito dal personale sanitario del Policlinico “Riuniti” di Foggia.

“Il primo pensiero, per tutti noi, è per la vittima di questa triste vicenda. Una giovane donna salvata da un incidente e curata per mesi nel Policlinico di Foggia ha perso la vita. Questo per un medico in prima linea è una sconfitta professionale, è un evento doloroso, durissimo da accettare oltre che per i genitori. Ma non possiamo nemmeno lontanamente permettere o sottacere che la reazione sia quella che ha portato dei colleghi a doversi barricare, rimediando aggressioni fisiche di efferata ferocia. Pertanto è necessario che tutti vengano richiamati alle proprie responsabilità”, ha spiegato Minafra.

“E qui veniamo alle responsabilità di tutti – ha proseguito il segretario aziendale del sindacato CIMO FESMED - dell'Azienda sanitaria che non è in grado di impedire ad un gruppo di facinorosi (si parla di 30 – 40 persone che avrebbero atteso nell’occasione il personale fuori dalle sale) di stazionare fuori dalle sale operatorie, nei reparti, nelle corsie. Siamo passati dalle maglie strettissime del periodo Covid, dove l'accesso era strettamente contingentato, al mancato ed assoluto controllo. A ciò si aggiungono le Istituzioni a tutti i livelli: Governo, Prefetture, Comuni, chiunque abbia gestione o responsabilità nella tutela dell'ordine pubblico nei luoghi di cura. Gli ospedali sono spesso alla mercè di facinorosi che sono implicitamente legittimanti a comportamenti suburbani. Ma dobbiamo richiamare anche le Forze dell'ordine ad un’azione molto più incisiva: il policlinico foggiano uno dei più grandi della regione Puglia manca di sicurezza per chi ci lavora! Torneremo a denunciare atti gravissimi di violenza sempre e comunque e non aspetteremo eventi drammatici che riguardano i nostri lavoratori!”

“Chiedo come CIMO FESMED – conclude Minafra - alla Regione Puglia, alla Questura e alla Prefettura una postazione di Polizia nel Policlinico fissa h24 ed al direttore generale un aumento della sorveglianza interna, infine non per ultimo che al Prefetto che possa ricevere ed accogliere le nostre istanze con un incontro. Vogliamo evitiamo che negli ospedali ed a Foggia non resti più nessuno a fornire assistenza”.

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