Caspio: 'Racconto un mondo tutt'altro che perfetto'

Caspio pubblica il nuovo singolo ''Normali'', che anticipa l'uscita del suo primo album in uscita quest'inverno con distribuzione Believe Music Italia.

La mia storia musicale inizia con l’adolescenza, quando ormai gli anni ‘90 stavano volgendo al termine - spiega Caspio. Ma gli anni ‘90, a quel punto, c’erano stati, eccome se c’erano stati! Così, legati un po’ al passato, io e la mia musica siamo perennemente fuori, non di tendenza. Proprio per tornare a quelle che considero le mie radici, oggi chiudo con l’elettronica e torno all’essenziale, al grunge, al rock, alla musica suonata davvero, talvolta distorta, talvolta pure imprecisa. Lo faccio nel tentativo di raccontare la mia generazione e per rivolgermi a quelle successive, per raccontare a tutti di quel futuro tanto promesso ma che non arriva mai, per raccontare un mondo tutt’altro che perfetto che, però, ti chiede di esserlo.

Sei mai capitato dalle nostre parti a suonare? O in generale, sei mai stato qui in Puglia? Che sensazioni ti sono rimaste del nostro territorio? Hai in programma di tornare? 

Non mi sono mai esibito in Puglia. Ci sono stato, in estate, e sono rimasto folgorato da una spiaggia del Salento. Era luglio e faceva molto caldo ma c’era un vento così forte che aveva spaventato gli altri bagnanti. Ero praticamente solo, davanti a questo mare pazzesco. Per me, triestino, il vento non è mai forte e non è mai troppo! Mi sono goduto una Puglia che in quel momento era tutta per me.

Notiamo che “Normali'' ha avuto un notevole interesse editoriale, anche per quanto riguarda le playlist di Spotify. Quanto sono importanti cose come queste, algoritmi e numeri sui social, in questo periodo? Come hai preso la notizia?

Non mi piace confrontarmi con questo modo, che per me è ancora nuovo, di fare musica. Non mi piace contare i like, gli streaming, le condivisioni. Vorrei fare musica per il semplice gusto di farla bene. Ovviamente, però, devo farci i conti e non nego che l’interesse suscitato e i numeri che salgono regalano pur sempre un po’ di soddisfazione.

Cosa vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo ''Normali? 

La normalità è un concetto complicato e controverso: è una condizione tipica, comune e conforme. Eppure è soggettiva. Qualcuno la cerca, qualcun altro ne fugge. Personalmente la mal sopporto, ma sono sicuro che se riuscissimo a crogiolarci in un po’di normalità, quella giusta, forse potremmo anche trarne beneficio. Non c’è niente di male ad essere normali.

Abbiamo notato anche un bel cambio di sonorità e di percorso. Che cos’è successo che ti ha portato a cambiare così tanto rispetto al tuo passato EP “fugit”?

La strumentazione che ho utilizzato per fugit ci poteva comodamente stare in una valigia. Nel nuovo progetto ho un chitarrista che è alto più di due metri. Però è vero, fatto di carne, di sudore. Così come la musica del nuovo album. È vera, concreta, suonata. Sono tornato agli albori, ho recuperato la mia storia.

Aspettative per il futuro?

Suonare, spero anche in Puglia.


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