La furia del maltempo ha colpito duramente l'Emilia-Romagna, con gravi conseguenze in particolare nella provincia di Ravenna, che già lo scorso anno era stata devastata da due ondate di piena. Al momento, i fiumi della regione sono esondati, portando a una situazione di emergenza che ha costretto migliaia di persone ad evacuare le loro abitazioni.
Le precipitazioni incessanti hanno causato l'esondazione dei fiumi Lamone e Marzeno, mentre il Senio ha raggiunto livelli "superiori ai massimi storici", come confermato dalle autorità locali. L'acqua del Lamone, in particolare, ha straripato a Traversara di Bagnacavallo, provocando il crollo di muri di alcune abitazioni e contribuendo al caos nella zona.
Almeno mille persone sono state costrette a passare la notte in centri di accoglienza di emergenza, scuole e centri sportivi. Di questi, 800 sono stati evacuati nel ravennate e quasi 200 nel bolognese. Con l'avanzare della piena, i sindaci hanno esortato i residenti a rifugiarsi ai piani superiori delle loro case o a evacuare.
Le condizioni meteorologiche avverse hanno portato alla chiusura di uffici, negozi e scuole nelle aree colpite. La situazione è particolarmente critica nel ravennate, dove le scuole resteranno chiuse anche domani. La presidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, ha dichiarato che le scuole rimarranno chiuse "certamente" nel ravennate, mentre nel forlivese, cesenate e nel bolognese la chiusura delle scuole dipenderà dalla situazione specifica di ogni Comune, con decisioni finali che saranno prese dai sindaci locali.
Il maltempo ha interessato anche altre regioni, con scuole chiuse in alcuni Comuni delle Marche e condizioni meteorologiche avverse in alta Toscana. Le operazioni di soccorso sono in corso, con persone tratte in salvo da gommoni e elicotteri, mentre la popolazione è invitata a seguire le indicazioni delle autorità per garantire la propria sicurezza.