TARANTO - Con il progetto «Burrasche e Bizzarrie» vincitore del bando Puglia Sounds Tour Export 2024, l’Ensemble Orfeo Futuro, formazione in residence del festival Anima Mea riconosciuta dal Ministero della Cultura, porterà in Francia e Spagna anche il mito della taranta, esplorato però nella sua espressione più colta ed antica. La compagine pugliese, che sarà impegnata in un ciclo di sei concerti per istituzioni e in luoghi di un certo prestigio, suonerà in terra francese tra il 4 e l’8 settembre, nell’Hôtel de Ville e nello Château di Blois, poi al Conservatorio di Argenteuil, nella chiesa di Notre-Dame di Jambville e, infine, nella chiesa di Saint-Germain a Saint-Prix, mentre in Spagna sarà di scena il 26 settembre a Vila Joyosa, nella chiesa di Santa Maria.
L’entusiasmante programma muoverà dalle anonime «Diverse bizzarrie sull’antidoto alla tarantola» reinterpretate dal violinista Raffaele Tiseo, studioso della prassi esecutiva della musica del Sei-Settecento, per spingersi ad altre composizioni del XVII e XVIII secolo di «scuola napoletana» firmate da Alessandro Scarlatti, Nicola Matteis, Leonardo Vinci, Niccolò Jommelli, Emanuele Barbella e Giovan Battista Pergolesi.
Un concerto, insomma, che affonda le radici nell’epoca d’oro della musica napoletana, capace di abbracciare un periodo lunghissimo, dai tempi delle Feste a ballo al Palazzo Vicereale allo splendore dell’opera seria e degli intermezzi buffi rappresentati prima al Teatro dei Fiorentini e al San Bartolomeo, poi al San Carlo. Un’epoca in cui anche la musica strumentale era intrisa di un intenso sapore teatrale, nel quale si fondevano elementi colti e popolari, virtuosismi e cantabili melodie, improvvisazione e contrappunto, tutti presenti nelle musiche di questa serie di concerti cui daranno vita il soprano Angelica Disanto (per il concerto in Spagna, invece, ci sarà Carmela Orsato) e i violinisti Giovanni Rota e Federico M. Valerio sostenuti, come da prassi, dagli «strumenti di fondamento» descritti dai trattati dell’epoca e insegnati già dal secolo precedente nei quattro orfanotrofi-conservatori di musica napoletani, strumenti qui affidati all’estro di Gioacchino De Padova (basso di viola), Giuseppe Petrella (tiorba), Gabriele Natilla (arciliuto) e Michele Visaggi (clavicembalo e direzione), al posto del quale a Vila Jyosa ci sarà Pierfrancesco Borrelli.
Tra gli altri progetti realizzati dall’Ensemble Orfeo Futuro, formazione a geometria variabile che nel 2019 ha debuttato con la formazione vocale Spirito di Lione alla Biennale Musica di Venezia, si segnalano «Around the Ground», «L’Eredità di Arcangelo», «Dancing Bass», «Amada Esquina», nel quale le musiche del Siglo de Oro spagnolo s’incrociano con la canzone latinoamericana del primo Novecento, e «Insight Lucrezia», opera teatrale da camera con Nunzia Antonino e la regia di Carlo Bruni su un testo originale di Antonella Cilento e musiche elettroniche di Gianvincenzo Cresta.
La Programmazione Puglia Sounds Tour Export 2024 è un’operazione finanziata a valere sul Fondo speciale Cultura e Patrimonio culturale L. R. 40/2016, art. 15 comma 3.
L’entusiasmante programma muoverà dalle anonime «Diverse bizzarrie sull’antidoto alla tarantola» reinterpretate dal violinista Raffaele Tiseo, studioso della prassi esecutiva della musica del Sei-Settecento, per spingersi ad altre composizioni del XVII e XVIII secolo di «scuola napoletana» firmate da Alessandro Scarlatti, Nicola Matteis, Leonardo Vinci, Niccolò Jommelli, Emanuele Barbella e Giovan Battista Pergolesi.
Un concerto, insomma, che affonda le radici nell’epoca d’oro della musica napoletana, capace di abbracciare un periodo lunghissimo, dai tempi delle Feste a ballo al Palazzo Vicereale allo splendore dell’opera seria e degli intermezzi buffi rappresentati prima al Teatro dei Fiorentini e al San Bartolomeo, poi al San Carlo. Un’epoca in cui anche la musica strumentale era intrisa di un intenso sapore teatrale, nel quale si fondevano elementi colti e popolari, virtuosismi e cantabili melodie, improvvisazione e contrappunto, tutti presenti nelle musiche di questa serie di concerti cui daranno vita il soprano Angelica Disanto (per il concerto in Spagna, invece, ci sarà Carmela Orsato) e i violinisti Giovanni Rota e Federico M. Valerio sostenuti, come da prassi, dagli «strumenti di fondamento» descritti dai trattati dell’epoca e insegnati già dal secolo precedente nei quattro orfanotrofi-conservatori di musica napoletani, strumenti qui affidati all’estro di Gioacchino De Padova (basso di viola), Giuseppe Petrella (tiorba), Gabriele Natilla (arciliuto) e Michele Visaggi (clavicembalo e direzione), al posto del quale a Vila Jyosa ci sarà Pierfrancesco Borrelli.
Tra gli altri progetti realizzati dall’Ensemble Orfeo Futuro, formazione a geometria variabile che nel 2019 ha debuttato con la formazione vocale Spirito di Lione alla Biennale Musica di Venezia, si segnalano «Around the Ground», «L’Eredità di Arcangelo», «Dancing Bass», «Amada Esquina», nel quale le musiche del Siglo de Oro spagnolo s’incrociano con la canzone latinoamericana del primo Novecento, e «Insight Lucrezia», opera teatrale da camera con Nunzia Antonino e la regia di Carlo Bruni su un testo originale di Antonella Cilento e musiche elettroniche di Gianvincenzo Cresta.
La Programmazione Puglia Sounds Tour Export 2024 è un’operazione finanziata a valere sul Fondo speciale Cultura e Patrimonio culturale L. R. 40/2016, art. 15 comma 3.