FOGGIA - Ancora un episodio di violenza ai danni del personale sanitario al policlinico di Foggia. Nella notte, tre infermieri del pronto soccorso sono stati aggrediti da un paziente che era giunto in ospedale per uno stato d'ansia. L'uomo, che ha colpito il personale con calci e pugni, è stato successivamente denunciato dai Carabinieri, intervenuti prontamente sul luogo.
L'aggressore, un 18enne (che compirà 19 anni tra qualche mese), è stato arrestato con le accuse di lesioni personali a personale esercente la professione sanitaria e resistenza a pubblico ufficiale. Questo episodio segue di pochi giorni l’aggressione subita dal personale sanitario del medesimo ospedale. In quell’occasione, alcuni familiari di una paziente deceduta dopo un intervento avevano assaltato il reparto di chirurgia toracica, costringendo medici e infermieri a barricarsi in una sala.
Alessio Minadeo, Vice Segretario Nazionale di Confintesa Sanità, ha commentato l’accaduto, dichiarando: “Gli episodi di Foggia sono solo gli ultimi in ordine di tempo. Ormai è un continuo di aggressioni, più o meno gravi, ai danni del personale sanitario, denunciate su tutto il territorio nazionale. Nel caso specifico di Foggia, i due episodi avrebbero potuto avere conseguenze più gravi se non fosse stato per l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. Come Confintesa Sanità, esprimiamo la nostra massima solidarietà ai colleghi di Foggia e ribadiamo, per l’ennesima volta, il nostro appello alle istituzioni locali e nazionali affinché si trovi una soluzione definitiva a questo problema”.
La situazione di crescente violenza contro il personale sanitario continua a suscitare preoccupazione e richiede urgenti misure di protezione e prevenzione.