BARI - Il gruppo regionale di Fratelli d’Italia ha espresso preoccupazione e richiesta di chiarimenti in merito all'affidamento dell'appalto per l'acquisto di arredi, che ha coinvolto l'azienda di famiglia del Governatore Michele Emiliano. In una dichiarazione ufficiale, il gruppo ha sollevato dubbi sull'opportunità e sulla trasparenza del processo di assegnazione.
"Quando abbiamo letto la notizia su 'Arredi Emiliano' riportata dal Corriere del Mezzogiorno, inizialmente abbiamo avuto difficoltà a credere che fosse vera. Per evitare di cadere nel populismo, abbiamo deciso di esaminare gli atti dell'affidamento dell'appalto," ha dichiarato il gruppo di Fratelli d’Italia. "Tuttavia, le spiegazioni fornite oggi dal presidente Michele Emiliano e dalla presidente Loredana Capone non sono state sufficienti per dissipare i nostri dubbi."
Fratelli d’Italia mette in evidenza che l'azienda coinvolta nell'appalto si chiama "EMILIANO srl", suggerendo un possibile conflitto di interesse, poiché il nome dell'azienda coincide con quello del Governatore. "È mai possibile che, in un momento di crisi come questo, solo l'azienda di famiglia del Governatore abbia risposto alla ricerca di mercato, offrendo un ribasso dell'1%? E perché due altre aziende non hanno partecipato?," si chiedono i membri del gruppo.
Il gruppo di Fratelli d’Italia chiede che la presidente Capone venga a riferire in aula al prossimo Consiglio regionale per chiarire ulteriormente la questione. "Emiliano e Capone sostengono che l'appalto è legittimo, ma certamente non è opportuno. E ci chiediamo: a parti invertite, cosa sarebbe successo?".
Fratelli d’Italia attende ora risposte concrete e trasparenti dalle autorità regionali per garantire la correttezza e l'integrità del processo di affidamento degli appalti pubblici.
"Quando abbiamo letto la notizia su 'Arredi Emiliano' riportata dal Corriere del Mezzogiorno, inizialmente abbiamo avuto difficoltà a credere che fosse vera. Per evitare di cadere nel populismo, abbiamo deciso di esaminare gli atti dell'affidamento dell'appalto," ha dichiarato il gruppo di Fratelli d’Italia. "Tuttavia, le spiegazioni fornite oggi dal presidente Michele Emiliano e dalla presidente Loredana Capone non sono state sufficienti per dissipare i nostri dubbi."
Fratelli d’Italia mette in evidenza che l'azienda coinvolta nell'appalto si chiama "EMILIANO srl", suggerendo un possibile conflitto di interesse, poiché il nome dell'azienda coincide con quello del Governatore. "È mai possibile che, in un momento di crisi come questo, solo l'azienda di famiglia del Governatore abbia risposto alla ricerca di mercato, offrendo un ribasso dell'1%? E perché due altre aziende non hanno partecipato?," si chiedono i membri del gruppo.
Il gruppo di Fratelli d’Italia chiede che la presidente Capone venga a riferire in aula al prossimo Consiglio regionale per chiarire ulteriormente la questione. "Emiliano e Capone sostengono che l'appalto è legittimo, ma certamente non è opportuno. E ci chiediamo: a parti invertite, cosa sarebbe successo?".
Fratelli d’Italia attende ora risposte concrete e trasparenti dalle autorità regionali per garantire la correttezza e l'integrità del processo di affidamento degli appalti pubblici.
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