L'indagine e il modus operandi
L'indagine, avviata nel luglio del 2023 grazie a una segnalazione della **Cna di Livorno** per un insolito aumento di furti di furgoni e autocarri nella città , ha permesso di svelare un'organizzazione ben strutturata e specializzata nei furti seriali di veicoli commerciali. I ladri agivano con una tecnica collaudata, riuscendo a rubare i mezzi in meno di due minuti, spesso manipolando la centralina del veicolo e disattivando eventuali sistemi di localizzazione GPS.
I veicoli rubati venivano temporaneamente nascosti in basi logistiche situate nel **Pisano**, dove gli indagati svolgevano le operazioni necessarie alla falsificazione dei telai, alla predisposizione di targhe e documenti di circolazione falsi, per poi essere esportati all'estero, principalmente attraverso il valico di **Tarvisio (Udine)**. La destinazione principale dei mezzi rubati era la Polonia, dove venivano commercializzati da una ditta specializzata nella vendita di ricambi per **Iveco Daily**, su cui sono in corso ulteriori indagini.
Un'organizzazione criminale ben strutturata
Gli investigatori descrivono il gruppo come "altamente specializzato", capace di agire con precisione e velocità . Non si trattava di semplici furti, ma di operazioni pianificate e organizzate, con una chiara divisione dei compiti tra i membri dell'organizzazione. I furti avvenivano prevalentemente durante la settimana, quando i furgoni erano più facilmente reperibili per via degli spostamenti lavorativi. Una volta individuato il veicolo da rubare, gli indagati monitoravano il conducente e agivano non appena si allontanava.
Arresti e capi d'imputazione
Sei persone, di età compresa tra i 24 e i 66 anni, sono state arrestate, una delle quali ai domiciliari. Le accuse nei loro confronti includono **furto, riciclaggio, autoriciclaggio, falsità materiale e uso di atti falsi**, con la ricostruzione di ben **41 colpi** realizzati. La misura cautelare è stata eseguita con la collaborazione dei carabinieri di **Foggia** e **Pisa**.
L'operazione è stata resa possibile grazie all'uso di intercettazioni e alla cooperazione internazionale di polizia, che ha permesso di seguire i movimenti della banda e di bloccare il traffico illecito di veicoli verso l'estero.
L'indagine è ancora in corso per accertare eventuali ulteriori responsabilità e collegamenti con altre reti criminali coinvolte nel traffico di veicoli