BARI - Alla seconda edizione del “Food Summit Puglia”, promosso dal Gruppo Food, sono state presentate due ricerche condotte da NIQ e ICE, che evidenziano una crescita significativa del comparto agroalimentare pugliese, sia a livello nazionale che internazionale. Nel 2023, la Puglia è stata la seconda regione del Sud per produzione agroalimentare e prima in Italia per occupazione nella filiera.
Nonostante un contesto economico incerto e una tendenza generale al risparmio, la prima parte del 2024 mostra trend positivi per i prodotti agroalimentari pugliesi, con una crescita del valore rispetto ai volumi. In particolare, l'olio d'oliva pugliese ha visto un aumento del 47% a valore, pur registrando una crescita minore a volume (+14,4%).
Secondo Eleonora Formisano, Senior Business Development Manager di NielsenIQ, le eccellenze pugliesi come friselle, olio e burrata stanno conquistando il mercato italiano, con la burrata particolarmente apprezzata dalle famiglie più giovani.
In ambito internazionale, i dati ICE mostrano che la Puglia è l'ottava regione italiana per export agroalimentare, contribuendo al 4,1% del totale italiano. Tra i principali prodotti esportati ci sono frutta, verdura, cereali e farine, con la Germania, la Francia e la Spagna tra i principali mercati di destinazione.
Il rapporto ICE suggerisce di rafforzare l'integrazione tra enogastronomia e turismo culturale per attrarre consumatori stranieri, oltre a sviluppare piattaforme di e-commerce per la promozione dei prodotti pugliesi all'estero. Importante anche il ruolo della collaborazione tra produttori e grande distribuzione per valorizzare le eccellenze regionali.
Un altro primato per la Puglia è rappresentato dalla crescita dell’occupazione nella filiera agroalimentare: con 313.000 occupati, la regione è prima in Italia per numero di addetti nel settore. Anche la DOP Economy pugliese è in forte crescita, con un valore di 678 milioni di euro e 60 filiere DOP IGP.
Al Food Summit Puglia hanno partecipato rappresentanti di spicco del settore agroalimentare, della grande distribuzione e delle istituzioni finanziarie, con l’obiettivo comune di rafforzare la competitività della filiera pugliese a livello globale.
Nonostante un contesto economico incerto e una tendenza generale al risparmio, la prima parte del 2024 mostra trend positivi per i prodotti agroalimentari pugliesi, con una crescita del valore rispetto ai volumi. In particolare, l'olio d'oliva pugliese ha visto un aumento del 47% a valore, pur registrando una crescita minore a volume (+14,4%).
Secondo Eleonora Formisano, Senior Business Development Manager di NielsenIQ, le eccellenze pugliesi come friselle, olio e burrata stanno conquistando il mercato italiano, con la burrata particolarmente apprezzata dalle famiglie più giovani.
In ambito internazionale, i dati ICE mostrano che la Puglia è l'ottava regione italiana per export agroalimentare, contribuendo al 4,1% del totale italiano. Tra i principali prodotti esportati ci sono frutta, verdura, cereali e farine, con la Germania, la Francia e la Spagna tra i principali mercati di destinazione.
Il rapporto ICE suggerisce di rafforzare l'integrazione tra enogastronomia e turismo culturale per attrarre consumatori stranieri, oltre a sviluppare piattaforme di e-commerce per la promozione dei prodotti pugliesi all'estero. Importante anche il ruolo della collaborazione tra produttori e grande distribuzione per valorizzare le eccellenze regionali.
Un altro primato per la Puglia è rappresentato dalla crescita dell’occupazione nella filiera agroalimentare: con 313.000 occupati, la regione è prima in Italia per numero di addetti nel settore. Anche la DOP Economy pugliese è in forte crescita, con un valore di 678 milioni di euro e 60 filiere DOP IGP.
Al Food Summit Puglia hanno partecipato rappresentanti di spicco del settore agroalimentare, della grande distribuzione e delle istituzioni finanziarie, con l’obiettivo comune di rafforzare la competitività della filiera pugliese a livello globale.