Lecce, inaugurazione della terza edizione di 'Yeast Photo Festival' a Palazzo Scarciglia


LECCE
- Giovedì 19 settembre (alle 18), si inaugura a Palazzo Scarciglia, a Lecce, la terza edizione di Yeast Photo Festival, rassegna di arti visive che costituisce punto d’incontro tra innovazione artistica e tradizione culinaria, ecosistema locale e paesaggio globale, e che auspica un rinnovato rapporto tra l’essere umano e il resto del pianeta. Sono previsti gli interventi dei co-direttori del festival, Flavio&Frank e Veronica Nicolardi, della direttrice artistica Edda Fahrenhorst, di Dario Babbo, vice presidente di ArtWork, di Don Antonio Montinaro, presidente della Fondazione "Splendor Fidei", di Johnny Toma, sindaco del Comune di Matino, e della fotografa canadese Sarah Boutin.

Una seconda presentazione del festival si terrà a Matino dopodomani, venerdì 20 settembre (alle 18), in piazza San Giorgio.

Il programma completo su www.yeastphotofestival.it.

Lo sfruttamento delle risorse idriche per la coltivazione dell’avocado. L'ampio uso degli agrofarmaci e le conseguenze sulla salute pubblica. La produzione di carne e il suo impatto sulla crisi climatica. A Yeast Photo Festival i fotografi puntano l’obiettivo su sistemi di produzione, filiere, consumi che stanno alterando il complesso rapporto tra uomo e ambiente. La terza edizione del festival – "From Planet to Plate" – prevista a Matino e nel Salento dal 19 settembre al 3 novembre, presenta 15 progetti tra reportage, documentari, sperimentazioni e contaminazioni visive, per favorire una riflessione da molteplici punti di vista sul consumo consapevole del cibo. "In questa edizione - afferma Edda Fahrenhorst, direttrice artistica di Yeast Photo Festival - ci concentriamo più che mai sulla questione che riguarda l'impatto delle abitudini alimentari individuali sul nostro Pianeta, e non solo: anche su come il consumo di cibo degli esseri umani abbia un effetto in ambito sociale e, non ultimo, sulla crescente catastrofe climatica". Il tema della salute è al centro del lavoro di Pablo E. Piovano. fotografo documentarista argentino che in tre anni ha esplorato il Nord, il Centro e le coste dell’Argentina, percorrendo 15mila chilometri.

Il risultato è "The Human Cost", dove si denunciano le gravi conseguenze sulla salute umana dovute all'uso degli agrofarmaci, come il glifosato. In mostra per la prima volta in Italia l’intero corpus fotografico. Dove viene prodotto il nostro cibo? E come viene distribuito nel mondo? In "Food for Thoughts" - esposto per la prima volta in Italia, il fotografo e regista Kadir van Lohuizen segue l’intero processo in Kenya, Stati Uniti, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Cina e Paesi Bassi, suo Paese d’origine, e indaga sull’impatto che il nostro consumo alimentare ha sull’ambiente, sulla salute pubblica e sull’economia. Ambiente che in Messico è sottoposto all’enorme pressione delle coltivazioni estensive dell’avocado. Il regista tedesco Axel Javier Sulzbacher ha documentato in "Green Shades" - in mostra per la prima volta in Italia - non solo la devastazione delle foreste, abbattute per far posto ai campi, ma le infiltrazioni dei cartelli della droga, attratti dagli enormi profitti. Il complesso rapporto tra uomo e ambienta è al centro del lavoro di Seif Kousmate. L’artista visivo, cresciuto nel Sud del Marocco, ha approfondito la conoscenza della vita intorno alle oasi attraverso nuovi processi e narrazioni visive. Il risultato, dopo 4 anni di ricerca, è Waha واحة – oasi in italiano – esposto per la prima volta in Italia.