Sei ulteriori torri e il taglio del nastro del 26 settembre. Giacomo Ciacci (Direttore Generale Inergia): “Ricadute positive per territori e cittadini”
La potenza del vento per dare a circa 20mila famiglie del territorio da un’energia sostenibile, da fonti rinnovabili e senza inquinamento. Sono le 6 torri eoliche che saranno inaugurate oggi, giovedì 26 settembre, a Cerignola e ad Ascoli Satriano: circa 25 Mw di potenza grazie al progetto di Inergia, azienda leader nel settore delle rinnovabili eoliche e fotovoltaiche che, nei giorni scorsi, ha anche ottenuto il rilascio del Piano autorizzativo regionale per la realizzazione di un ulteriore impianto nella vicina Basilicata (22,4 MW a Banzi, in provincia di Potenza). La cerimonia, alla presenza delle autorità cittadine e del Mons. Vincenzo D'Ercole, Vicario Generale della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, si svilupperà dalle 17 con il taglio del nastro all’impianto Santa Maria La Scala di Cerignola per poi proseguire con una cena a base di prodotti locali e tipicità del territorio presso Villa Bautier, in contrada Quarto.
Gli impianti Santa Maria La Scala e Nannarone, realizzati rispettivamente a Cerignola e Nannarone Ascoli Satriano – sono gli ultimi arrivi del frutto del lavoro dei progettisti di Inergia – spiega Ciacci DG di Inergia – e rappresentano una bella notizia per un territorio che ha compreso l’utilità di questi impianti e le ricadute positive di cui beneficiano enti locali e cittadini”. I due parchi eolici, che a pieno regime consentiranno un risparmio di circa 28mila tonnellate di CO2 ogni anno, saranno gestiti direttamente da Inergia. L’avvio di un impianto di questo tipo è sempre un evento straordinario. “Nostro malgrado, siamo costretti ad ammettere – prosegue Ciacci – dato che l’iter autorizzativo è molto lungo nonostante i benefici che tutti ottengono sia in termini di approvvigionamento energetico rinnovabile e privo di inquinamento, sia per quel che riguarda le risorse che arrivano alle comunità in maniera diretta e indiritta con i posti di lavoro e l’indotto”.