'Nel Nome Del Pane' è il nuovo libro di Andrea Accorsi

MILANO - “Fare il pane, esserci fino all’ultima stilla di energia della mente, del cuore, una funzione primaria come respirare, come fare all’amore, nutrirsi. Un bisogno che definisce veramente chi siamo, chi sono gli altri”.  Claudio Ardigò

“Siamo partiti in ventuno, siamo arrivati in tre”. È questo il tragico bilancio del viaggio che ha portato Syed, diciottenne che abitava alla periferia di Islamabad con la famiglia, fino a Bologna. La sua è una vita come tante, tra la casa, gli amici e la fornace di mattoni dove lavora con il padre, fino a quando una mattina come tante viene svegliato dal rumore di colpi che battono sulla porta di casa. C’è un uomo armato, ha la divisa dell’intelligence pakistana, l’Isi.

È così che inizia il suo viaggio sulla rotta balcanica che lo porta ad attraversare diversi Paesi, tra mille pericoli e difficoltà. Quella di Syed è l’unica decisione possibile per sopravvivere: con un salto di sei metri fugge della finestra della sua stanza e si mette in viaggio. Uno strappo lacerante che lo allontana definitivamente dalla sua famiglia.

Nel mondo in frantumi che affronterà durante i 615 giorni di viaggio, in fuga come clandestino, Syed ha smesso di sognare, aggrappandosi solo alla vita quotidiana come un atto sovversivo. E, quando c’era, ad un pezzo di pane. Un cibo essenziale, che ricorda l’odore della cucina di casa, e riporta la mente ai momenti felici che consento a Syed di sopravvivere lungo la rotta dei Balcani.

Un lunghissimo viaggio a piedi nel quale “all’improvviso i nemici diventano gli iraniani, poi i turchi, poi i bulgari, poi i greci, poi i serbi, poi i croati, poi gli italiani”. Un lunghissimo viaggio fino ad arrivare nel forno di Piero, in una Bologna che diventa la nuova casa per tutti. E che regalerà non solo a Syed ma anche ad Alice, che conquisterà un posto nel suo cuore, e alla famiglia di Piero una nuova dimensione. Sarà la mollica del pane ad ammorbidire le loro esistenze, il lievito a farle crescere, la farina a mescolarle

Andrea Accorsi nasce il 19 maggio del 1967 a Bologna. È collaboratore della rivista mensile “Correre” dal 2012 e ad oggi ha pubblicato i romanzi "12 ore" (& My Book, 2009), "Fino all’ultimo fiato" (SBC Edizioni, 2010) e "Diario di un apprendista ciclo sognatore" nella collana saggistica Edificare Universi (Europa Edizioni, 2019). Con "Portami lontano da me" (Minerva, 2022) ha vinto la settima edizione del concorso letterario nazionale Caffè delle Arti, nella sezione Narrativa inedita.


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