Puglia: firmato Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale – Settore Assistenza Primaria
BARI - Firmato nel pomeriggio di oggi nella sala Di Jeso della Presidenza della Regione Puglia l’Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale – Settore Assistenza Primaria. Presenti il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio Raffaele Piemontese, il direttore del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia Vito Montanaro e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria.
"La Regione Puglia sta investendo una somma importante per favorire le aggregazioni dei medici di famiglia e anche la dotazione di queste aggregazioni con attrezzature sia pure semplici ma che possano facilitare la vita dei pazienti. Stiamo immettendo risorse dal bilancio ordinario perché purtroppo i governi non finanziano la sanità come dovrebbero, visto che la Puglia e altre regioni anche di centrodestra hanno chiesto di portare il finanziamento del fondo sanitario nazionale al 7,5% del PIL" è il commento del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. "Ringrazio tutte le organizzazioni dei medici di famiglia, questa categoria sta mostrando una grande volontà di partecipare alla salvaguardia del sistema sanitario pubblico."
"Abbiamo finalmente firmato un nuovo accordo che non si vedeva dal 2007," dice il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio Raffaele Piemontese. "Stiamo investendo di più sui medici di base, soprattutto sui più giovani, per fare in modo che lavorino insieme e riducano il numero di persone che vanno al pronto soccorso senza averne bisogno reale. Vogliamo anche che questi medici possano aiutare a ridurre le liste d'attesa e abbiano a disposizione collaboratori e infermieri per offrire un servizio migliore ai cittadini pugliesi. In totale, abbiamo messo a disposizione 40 milioni di euro: 28 erano già pronti e altri 12 li abbiamo aggiunti dal nostro bilancio autonomo regionale. Speriamo che, con questo accordo fatto insieme ai sindacati dei medici, l'accesso al sistema sanitario della regione diventi più semplice e efficiente, riducendo stress sia nei cittadini che hanno bisogno di salute, sia nel personale sanitario”.
“Un passo importante verso il raggiungimento dell'obiettivo che il presidente Emiliano, alla firma della sottoscrizione dell'accordo collettivo nazionale nell'aprile del 2022, aveva somministrato al nostro dipartimento e al tavolo della delegazione sindacale” ha dichiarato il direttore del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia Vito Montanaro. “Abbiamo raggiunto all’unanimità con tutte le sigle sindacali un’intesa non semplice, che porterà tutti i medici, inclusi circa duemila giovani, ad ottenere ore di collaborazione con amministrativi e infermieri. È un passo davvero molto rilevante verso la reale presa in carico degli assistiti da parte della medicina”.
L’approvazione del nuovo Accordo Integrativo Regionale è finanziata, oltre che dalle risorse stanziate a valere sul Fondo Sanitario Nazionale, da ulteriori risorse da bilancio autonomo pari a 28,4 milioni di euro per l’anno 2024 e a 40,4 milioni per l’anno 2025. Il patto garantirà un significativo potenziamento della medicina territoriale, anche alla luce della gestione sul territorio regionale di piani emergenziali, nonché individuando i percorsi e le competenze dei diversi attori direttamente coinvolti. Nella fattispecie, previsti modelli organizzativi quali Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP), finalizzati a creare una rete di offerta in grado di assicurare continuità assistenziale anche domiciliare e un’offerta di servizi capillare ed efficiente su tutto il territorio regionale, grazie alla integrazione di tutte le figure professionali impegnate nei servizi territoriali.
Vengono introdotti per la prima volta nuovi meccanismi di presa in carico dei pazienti in condizione di fragilità clinica e/o sociale nel corso delle campagne vaccinali e durante il periodo di Emergenza Calore. Questi ultimi usufruiranno di prestazioni a domicilio in relazione alla somministrazione di vaccini. Dal 1°giugno al 30 settembre di ogni anno, sarà garantita la presa in carico dei pazienti fragili al fine di prevenire eventuali condizioni di rischio legate alle ondate di calore, con costante monitoraggio sull’adeguata idratazione, sulla ventilazione degli ambienti, sulla regolare assunzione della terapia, sull’adeguato supporto sociale, attraverso contatto telefonico e/o attraverso sistemi di telemedicina, almeno con cadenza settimanale.
Ampliata, inoltre, l’offerta assistenziale ambulatoriale dell’assistenza primaria a ciclo di scelta, attraverso l’organizzazione dell’attività erogativa all’interno delle AFT il sabato e i giorni prefestivi infrasettimanali nella fascia oraria dalle 8 alle 11. Il nuovo Accordo assicura, anche in maniera graduale, a tutti i medici un numero minimo di ore settimanali di personale infermieristico secondo uno standard da concordare in base alla disponibilità e con un finanziamento dedicato.