ROMA - La vicenda che coinvolge l'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e l'imprenditrice di Pompei, Maria Rosaria Boccia, si è trasformata in uno scontro legale destinato a svilupparsi nelle aule di giustizia. Dopo la fine della loro relazione, il caso si sta muovendo verso una battaglia a suon di denunce e documenti legali.
Sangiuliano, ex direttore del Tg2, depositerà questa settimana una denuncia ai magistrati di Roma, accusando la donna di tentata estorsione. Questa azione è stata annunciata subito dopo le sue dimissioni e ha scatenato la pronta reazione di Boccia, che ha utilizzato i social media per ribattere, insinuando che anche lei potrebbe procedere legalmente.
In un post su Instagram, Boccia ha accusato Sangiuliano di non averle ancora chiesto scusa e ha denunciato le sue minacce di querela: "Le denunce non si minacciano, si fanno, e queste continue minacce hanno il sapore di un'estorsione". Parole che potrebbero preludere a un'ulteriore azione legale da parte dell'imprenditrice, rispondendo alla stessa accusa mossa dall'ex ministro.
La vicenda assume contorni sempre più complessi, e Boccia ha sollevato dubbi sulla legittimità del possibile ritorno di Sangiuliano alla televisione pubblica: "Una persona che si è dimessa da Ministro e che ha detto tante bugie può tornare a lavorare nel servizio pubblico televisivo?", ha scritto, criticando duramente il comportamento dell'ex compagno.
Dal canto suo, l'entourage di Sangiuliano conferma che la denuncia sarà depositata nei primi giorni della settimana. L'avvocato del politico, Silverio Sica, ha dichiarato che saranno fornite prove della "correttezza assoluta" del suo cliente, affermando che Boccia ha esercitato "pressioni illecite".
Nel fascicolo di denuncia, saranno allegati anche i documenti di spesa, tra cui i biglietti aerei e ferroviari pagati da Sangiuliano con la propria carta di credito personale. "Mai un euro è stato speso per la dottoressa Boccia", ha affermato l'ex ministro in un'intervista al Tg1.
Oltre alla denuncia di Sangiuliano, i pm di Roma potrebbero aprire un secondo fascicolo sulla base della denuncia del parlamentare di AVS, Angelo Bonelli, che ipotizza reati legati all'uso improprio di fondi pubblici per le trasferte di Boccia con l'ex ministro e la rivelazione di segreti d'ufficio riguardanti l'organizzazione del G7 a Pompei. Nei prossimi giorni potrebbero essere avviate le prime indagini con l'acquisizione di documenti e l'audizione dei testimoni.
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