A Maria De Filippi i pugliesi scelgono loro, Max Boccasile e Carlo Maretti


NICOLA RICCHITELLI
– C’è un rituale che ormai si ripete da tanti anni: mentre milioni di italiani stanno consumando gli ultimi bocconi del pranzo, finito il telegiornale alle ore 14:50 – minuto più, minuto meno – si prende il telecomando e si cambia canale. In tanti scelgono di seguire le avventure amorose di dame e cavalieri nel salotto di Maria De Filippi su Canale 5, altri si perdono nei vari palinsesti senza sostanza, disseminati qua e là nel vasto panorama televisivo che il digitale terrestre offre. Qui in Puglia, però, non accadeva dai tempi di Solfrizzi e Stornaiolo, di Pio & Amedeo e della “Vera Strong Family”: i pugliesi oggi scelgono loro, scelgono TeleNorba, scelgono “Quasi Pomeriggio Norba”, condotto da Max Boccasile e Carlo Maretti.

Il programma – giunto quest’anno alla seconda edizione – dura all’incirca trenta minuti, trenta minuti con pochi fronzoli, senza dinamiche ricercate o battute fatte a misura di intellettuali e benpensanti. Trenta minuti di intrattenimento in vecchio stile, in cui a separare conduttori e telespettatori c’è solo lo schermo piatto, messo in bella mostra, chi nel soggiorno e chi nella normale cucina. Trenta minuti in cui da Foggia a Taranto – passando per Brindisi e da Barletta, Andria e Trani – si ha l’impressione di far parte di una grande famiglia chiamata Puglia. A tenerla unita sono loro, Max e Carlo: il primo straripante, il secondo che fa da spalla in modo superlativo.

A fare da protagonista sono i messaggi WhatsApp dei telespettatori, un modo per rendere il pubblico il cuore della trasmissione. Ci sono le incursioni comiche del «Sonno» Poeta Dante Alighieri – interpretato dal Professor Trifone Gargano – le gag del comico Tommy Terrafino (noto per il suo personaggio del parcheggiatore), i collegamenti live da Londra con l’inviato Matteo Pedone e i video del foggiano Angelo Campanozzi e Nonna Pia.

Hanno conquistato tutti, grandi e piccini – soprattutto con la rivisitazione di Boccasile di “Povero Gabbiano” di Gianni Celeste. La loro comicità si potrebbe definire "della porta accanto", quella comicità che veniva fuori spontaneamente in certe serate trascorse nelle comitive stipate tra le vie dei nostri quartieri. Una comicità genuina, capace di cambiarti la serata o, magari, di raddrizzare una giornata storta. Ve li consiglio vivamente: se la vostra giornata è iniziata male, ridere con loro ne varrà la pena…