Ascoltare gli adolescenti: dare voce ai giovani e costruire reti educative
BARI - Giovedì 3 ottobre, nell’Aula Consiliare della Regione Puglia a Bari, si è tenuto il convegno
d’apertura di “LISTeeN – Ascoltare gli adolescenti”, progetto di protagonismo giovanile,
attivazione di comunità e formazione ideato dal Garante regionale dei diritti del minore,
dell’infanzia e dell’adolescenza, con la collaborazione del Consorzio Meridia, con l’obiettivo di
dare voce ai giovani e costruire intorno a loro reti educative di comunità.
Questo progetto, che si rivolge agli adolescenti di età compresa tra i 14 e i 16 anni e prevede il coinvolgimento diretto di genitori e insegnanti, persegue un triplice scopo: creare presidi di comunità informali in grado di dialogare con la realtà e intervenire come sistema-rete di supporto agli adolescenti e diffondere la cultura sui temi della “età di mezzo”, fornendo alle agenzie educative degli strumenti pratici di intervento. Un percorso di protagonismo giovanile, quindi, che parte delle scuole e arriva nei territori con l’obiettivo di dare voce ai giovani, offrire loro dei momenti di formazione e testimonianza e creare dei presidi giovanili nelle città.
Significativo è il quadro che è emerso dagli interventi degli esperti. Ludovico Abbaticchio, garante regionale dei Diritti del minore, dell’infanzia e dell’adolescenza, ha illustrato i dati di utilizzo della rete in Puglia, facendo emergere come il 65,4% dei bambini e ragazzi tra gli 11 e i 15 anni trascorre troppo tempo davanti agli schermi di tv, computer, tablet e smartphone. Il 4,6% dei giovanissimi pugliesi è esposto per tre o più ore al giorno a questi dispositivi. Questi dati fanno della Puglia la quarta regionale in Italia, dove la media è del 58,1%.
La Puglia fa inoltre registrare anche la terza percentuale più alta del Paese, dopo Sicilia e Campania, per ragazzi vittime di cyberbullismo: il 15,7%. In evidenza anche un uso problematico dei social media da parte del 14,6% dei pugliesi di 11, 13 e 15 anni.
A preoccupare sono soprattutto le tredicenni che si immergono nel mondo dei social per scappare dai sentimenti negativi. Ansia sociale, depressione, impulsività, una peggiore qualità del sonno e un rendimento scolastico scarso manifestano il rischio da dipendenza tecnologica, mentre l'uso intensivo di internet è associato anche a una maggior rischio di sovrappeso o obesità dovuto alla inattività e alle cattive abitudini alimentari legate all'iperconnessione.
Un programma articolato che prevede la creazione della rete di adolescenti in ogni scuola e la co- progettazione del laboratorio di podcasting (4 ore), un laboratorio di web-radio e podcasting (15 ore), sessioni teoriche di educazione socioaffettiva ed educazione alla parità, un focus su salute e benessere in adolescenza accompagnate dalle testimonianze (10 ore), e infine la individuazione e la creazione di presidi territoriali (4 ore). Naturalmente essenziale sarà il coinvolgimento di genitori e insegnanti per i quali sono previsti percorsi di formazione e networking sui temi della educazione socioaffettiva, educazione alla parità, salute e benessere in adolescenza, spazi di ascolto, condivisione e testimonianza, nonché laboratori per esplorare i “futuri” per orientare gli adolescenti.
Il progetto coinvolge 6 scuole del territorio pugliese, una per provincia; 120 studenti adolescenti e preadolescenti; 100 insegnanti; 80 genitori di figli e figlie adolescenti e preadolescenti che saranno impegnati in numerose attività, e tra queste : la Teen summer school, Camping residenziale per i ragazzi e le ragazze del percorso “Fateci spazio” per approfondire l’utilizzo della web radio in uno spazio di festa e gioco; il world cafeè dei genitori, ovvero l’incontro conclusivo di scambio tra i genitori hanno partecipato al percorso per costruire collettivamente una guida per i genitori del futuro.
Ampia e qualificata la rete dei partener a sostegno della iniziativa, tra questi l’Osservatorio Nazionale Adolescenza Onlus che si occuperà di formazione, osservazione e validazione dell’intera esperienza progettuale, l’Università di Bari – Dipartimento For. Psi. Com che si occuperà di formazione, monitoraggio e valutazione progettuale, l’A.P.S. KreAct che metterà a disposizione le proprie competenze in materia di attivazione giovanile, youth working, mappatura delle associazioni del territorio e creazione di presidi di partecipazione giovanile, l’A.Ge.D.O. Puglia (Sez. Bari) che si occuperà della diffusione dell’intera iniziativa progettuale e della formazione, e infine la Cooperativa Sociale C.R.I.S.I. si occuperà della creazione e gestione di momenti di testimonianza per adolescenti, genitori e insegnanti.
Questo progetto, che si rivolge agli adolescenti di età compresa tra i 14 e i 16 anni e prevede il coinvolgimento diretto di genitori e insegnanti, persegue un triplice scopo: creare presidi di comunità informali in grado di dialogare con la realtà e intervenire come sistema-rete di supporto agli adolescenti e diffondere la cultura sui temi della “età di mezzo”, fornendo alle agenzie educative degli strumenti pratici di intervento. Un percorso di protagonismo giovanile, quindi, che parte delle scuole e arriva nei territori con l’obiettivo di dare voce ai giovani, offrire loro dei momenti di formazione e testimonianza e creare dei presidi giovanili nelle città.
Significativo è il quadro che è emerso dagli interventi degli esperti. Ludovico Abbaticchio, garante regionale dei Diritti del minore, dell’infanzia e dell’adolescenza, ha illustrato i dati di utilizzo della rete in Puglia, facendo emergere come il 65,4% dei bambini e ragazzi tra gli 11 e i 15 anni trascorre troppo tempo davanti agli schermi di tv, computer, tablet e smartphone. Il 4,6% dei giovanissimi pugliesi è esposto per tre o più ore al giorno a questi dispositivi. Questi dati fanno della Puglia la quarta regionale in Italia, dove la media è del 58,1%.
La Puglia fa inoltre registrare anche la terza percentuale più alta del Paese, dopo Sicilia e Campania, per ragazzi vittime di cyberbullismo: il 15,7%. In evidenza anche un uso problematico dei social media da parte del 14,6% dei pugliesi di 11, 13 e 15 anni.
A preoccupare sono soprattutto le tredicenni che si immergono nel mondo dei social per scappare dai sentimenti negativi. Ansia sociale, depressione, impulsività, una peggiore qualità del sonno e un rendimento scolastico scarso manifestano il rischio da dipendenza tecnologica, mentre l'uso intensivo di internet è associato anche a una maggior rischio di sovrappeso o obesità dovuto alla inattività e alle cattive abitudini alimentari legate all'iperconnessione.
Un programma articolato che prevede la creazione della rete di adolescenti in ogni scuola e la co- progettazione del laboratorio di podcasting (4 ore), un laboratorio di web-radio e podcasting (15 ore), sessioni teoriche di educazione socioaffettiva ed educazione alla parità, un focus su salute e benessere in adolescenza accompagnate dalle testimonianze (10 ore), e infine la individuazione e la creazione di presidi territoriali (4 ore). Naturalmente essenziale sarà il coinvolgimento di genitori e insegnanti per i quali sono previsti percorsi di formazione e networking sui temi della educazione socioaffettiva, educazione alla parità, salute e benessere in adolescenza, spazi di ascolto, condivisione e testimonianza, nonché laboratori per esplorare i “futuri” per orientare gli adolescenti.
Il progetto coinvolge 6 scuole del territorio pugliese, una per provincia; 120 studenti adolescenti e preadolescenti; 100 insegnanti; 80 genitori di figli e figlie adolescenti e preadolescenti che saranno impegnati in numerose attività, e tra queste : la Teen summer school, Camping residenziale per i ragazzi e le ragazze del percorso “Fateci spazio” per approfondire l’utilizzo della web radio in uno spazio di festa e gioco; il world cafeè dei genitori, ovvero l’incontro conclusivo di scambio tra i genitori hanno partecipato al percorso per costruire collettivamente una guida per i genitori del futuro.
Ampia e qualificata la rete dei partener a sostegno della iniziativa, tra questi l’Osservatorio Nazionale Adolescenza Onlus che si occuperà di formazione, osservazione e validazione dell’intera esperienza progettuale, l’Università di Bari – Dipartimento For. Psi. Com che si occuperà di formazione, monitoraggio e valutazione progettuale, l’A.P.S. KreAct che metterà a disposizione le proprie competenze in materia di attivazione giovanile, youth working, mappatura delle associazioni del territorio e creazione di presidi di partecipazione giovanile, l’A.Ge.D.O. Puglia (Sez. Bari) che si occuperà della diffusione dell’intera iniziativa progettuale e della formazione, e infine la Cooperativa Sociale C.R.I.S.I. si occuperà della creazione e gestione di momenti di testimonianza per adolescenti, genitori e insegnanti.