Avetrana: l'amministrazione comunale chiede la sospensione della serie TV 'Avetrana – Qui non è Hollywood'

TARANTO - L’amministrazione comunale di Avetrana, in provincia di Taranto, ha presentato un ricorso cautelare d’urgenza tramite i propri avvocati per richiedere la rettifica del titolo della serie televisiva "Avetrana – Qui non è Hollywood" e la sua sospensione immediata. La notizia è stata resa pubblica dal sindaco Antonio Iazzi attraverso una nota ufficiale.

La serie, che sarà trasmessa sulla piattaforma Disney+ a partire dal 25 ottobre, racconta l’omicidio di Sarah Scazzi, una quindicenne uccisa nell'agosto 2010 proprio ad Avetrana. Il caso, che all’epoca destò scalpore mediatico a livello nazionale, ha segnato profondamente la comunità locale.

Preoccupazioni del Comune

Nella nota, il sindaco Iazzi sottolinea come sia "indispensabile visionare la serie in anteprima" per verificare se il modo in cui viene rappresentata Avetrana possa avere effetti diffamatori, rafforzando l’immagine del comune come una comunità "ignorante, retrograda e omertosa" o addirittura legata alla commissione di crimini efferati. Iazzi precisa che tali caratterizzazioni sarebbero del tutto contrarie alla realtà dei fatti.

La preoccupazione del primo cittadino riguarda soprattutto l’associazione del nome di Avetrana con il tragico episodio, e il rischio che la serie possa peggiorare i pregiudizi che gravano sulla città. La comunità, infatti, ha da sempre cercato di "allontanare da sé i tanti pregiudizi dettati dall’omicidio", avvenimento che aveva provocato uno sgomento collettivo. L'amministrazione ricorda inoltre che Avetrana si era costituita parte civile nel processo penale a carico di Michele Misseri e degli altri imputati, ribadendo la propria volontà di prendere le distanze dall’orrore di quel crimine.

Rischio di danni all'immagine della città

Secondo il sindaco, il titolo stesso della serie "Avetrana – Qui non è Hollywood" potrebbe già lasciare intendere una narrazione incentrata non solo sul caso di cronaca, ma anche sulla comunità e il territorio, con il rischio di accentuare il pregiudizio verso il comune. Questo, sottolinea Iazzi, rappresenta una minaccia ai diritti della personalità dell'ente comunale.

Con la richiesta di sospensione immediata della serie, l’amministrazione spera di tutelare l’immagine di Avetrana, che da oltre un decennio convive con il peso mediatico dell’omicidio di Sarah Scazzi.

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