BARI - Servizi educativi integrativi e attività laboratoriali che hanno visto il coinvolgimento di 284 bambine e bambini da 0 e ai 6 anni e le loro famiglie, con attività educative integrative per i piccoli dai 12 ai 36 mesi e laboratori ludici ed educativi per i piccoli, con letture ad alta voce, psicomotricità e atelier di avvicinamento alla musica, all’arte e alla natura.
Sono i principali risultati dei primi 22 mesi di attività dell’Hub San Paolo 0-6, promosso da Save the Children nell’ambito del programma “Polo Millegiorni” per ridurre le disuguaglianze e contrastare la povertà educativa, sin dai primi anni di vita, in contesti con forte vulnerabilità socio-economica, ampliando l’offerta educativa di qualità in continuità e all’interno delle scuole dell’infanzia.
Il progetto, ospitato negli spazi dell’istituto comprensivo “Don Milani” e realizzato con una rete di partner e realtà territoriali, prevede inoltre l’attivazione di uno sportello rivolto alle famiglie, che ha coinvolto in totale 272 persone con attività di orientamento e accompagnamento ai servizi socio-sanitari e incontri formativi di sostegno alla genitorialità.
Tutte le attività sono state al centro dell’iniziativa “Hub San Paolo 0-6: la centralità dell’educazione e della cura di bambini e bambine e famiglie nel Municipio III di Bari”, promossa ieri da Save the Children alla presenza degli assessori alla Giustizia e Benessere sociale e Diritti civili, Elisabetta Vaccarella, e alla Conoscenza, Vito Lacoppola, della presidente del Municipio III Luisa Verdoscia, del direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children Daniele Timarco e dei rappresentanti della Regione Puglia, dell’ASL Bari - P.O. San Paolo, dei servizi socio-sanitari, educativi e del Terzo settore del territorio. L’evento è stato organizzato per condividere i risultati raggiunti nei primi due anni di attività del progetto, ma anche per riflettere insieme agli attori del territorio sulle azioni necessarie per rispondere in maniera integrata ai bisogni di bambini, bambine e famiglie del quartiere San Paolo e sulle prospettive future del Sistema Integrato 0-6.
“Voglio ringraziare Save the Children e tutti gli operatori coinvolti per l’impegno e la dedizione con cui hanno realizzato Hub San Paolo 0-6 - è il commento del sindaco Vito Leccese -. Un progetto che ha avuto un impatto significativo sulla vita di quasi 300 bambini, offrendo loro opportunità educative e ludiche fondamentali, soprattutto in contesti socio-economici vulnerabili, attivando collaborazioni con le realtà di tutto il quartiere, per creare una rete che auspichiamo diventi sempre più fitta e forte.
L’educazione dei bambini rappresenta la chiave per costruire un futuro migliore; investire nella loro crescita significa seminare conoscenza, valori e responsabilità, garantendo una società più giusta e consapevole.”
“Save the Children è impegnata da anni nel contrasto alla povertà educativa e, con i Poli Millegiorni, opera dal 2022 in diverse aree più vulnerabili del territorio italiano, segnate da una maggiore carenza di servizi educativi per la prima infanzia - ha dichiarato Daniele Timarco -. In questi due anni di attività nel quartiere San Paolo, il progetto ha reso possibile, grazie alla sinergia con i partner e gli attori locali, la nascita di una vera e propria comunità educante che ha coinvolto attivamente anche le famiglie con attività educative, culturali e sociali, dando risposte concrete ai bisogni delle bambine e dei bambini. Noi continueremo a essere presenti su questo territorio con il nostro impegno, auspicando una forte sinergia con le istituzioni locali”.
Complessivamente, durante l’ultimo anno scolastico, in città sono stati attivi 56 servizi per la prima infanzia (0-3 anni), con 26 posti autorizzati ogni 100 bambini in questa fascia d’età. Tra il 2013 e il 2022 i servizi attivi sono aumentati di oltre il 60%, passando dai 34 del 2013 ai 56 attuali; mentre i posti autorizzati ogni 100 bambini sono più che raddoppiati, passando da 12 a 26. La maggior parte degli utenti (il 55%) ha frequentato servizi comunali a gestione diretta mentre per il restante 45% sono stati assegnati contribuiti alle famiglie che hanno poi usufruito di servizi pubblici o privati.
L’intervento, finanziato nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), è realizzato da Save the Children in partenariato con una rete di partner sociali e istituzionali (APS Mama Happy Centro Servizi Famiglie Accoglienti, Coop. Soc. Occupazione e Solidarietà, Università di Bologna Alma Mater Studiorum, Associazione Culturale Pediatri, Comune di Bari e l’Istituto Comprensivo Don Milani).
L’Hub San Paolo 0-6 ha facilitato la creazione di una rete territoriale di cura costituita da realtà sanitarie, sociali ed educative che hanno lavorato insieme per favorire il benessere di bambini e bambine tra 0 e 6 anni e delle loro famiglie, sostenendo in alcuni casi il processo di presa in carico integrata dei nuclei più fragili, dove necessario anche con l’erogazione di una dote di cura.
In quasi due anni di attività i bisogni delle famiglie rilevati dagli operatori sono numerosi: dalle difficoltà all’orientamento ai servizi del territorio alla carenza di servizi e di spazi per la prima infanzia, dal disagio psicologico al difficile accesso ai servizi sanitari, dalla fragilità economica alla povertà educativa.
Il progetto Hub San Paolo 0-6 ha lavorato, inoltre, in stretta collaborazione con nidi e scuole dell’infanzia, coinvolgendoli in un percorso di ricerca e formazione guidato dall’Università di Bologna sui temi della continuità educativa nella fascia 0-6 anni (come previsto dalle Linee Pedagogiche 0-6) e nella stesura di un documento condiviso (Sistema di Tutela) per rendere sicuri i contesti dell’educazione già nella primissima infanzia.
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