BARI - L'autopsia svolta sul corpo di Giuseppe Lacarpia, il 65enne di Gravina in Puglia trovato morto nella sua cella nel carcere di Bari, ha confermato l'ipotesi del suicidio. L’esame, condotto oggi dal professor Biagio Solarino dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, ha fornito i primi risultati che supportano la teoria del gesto volontario.
Lacarpia era stato arrestato il 6 ottobre scorso con l’accusa di omicidio premeditato e aggravato della moglie, Maria Arcangela Turturo. L'uomo avrebbe prima tentato di darle fuoco mentre si trovava in auto, per poi ucciderla brutalmente. Per chiarire le circostanze del suo decesso, la Procura di Bari aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio, permettendo così lo svolgimento dell’autopsia.
Il corpo di Lacarpia verrà ora restituito ai familiari per i funerali, mentre la vicenda rimane aggravata dalla reazione controversa della figlia Antonella, che aveva commentato con emoticon festose la notizia della morte del padre sui social. La famiglia, già segnata dalla tragica perdita della madre, affronta così un ulteriore colpo con la scomparsa del capofamiglia.
Lacarpia era stato arrestato il 6 ottobre scorso con l’accusa di omicidio premeditato e aggravato della moglie, Maria Arcangela Turturo. L'uomo avrebbe prima tentato di darle fuoco mentre si trovava in auto, per poi ucciderla brutalmente. Per chiarire le circostanze del suo decesso, la Procura di Bari aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio, permettendo così lo svolgimento dell’autopsia.
Il corpo di Lacarpia verrà ora restituito ai familiari per i funerali, mentre la vicenda rimane aggravata dalla reazione controversa della figlia Antonella, che aveva commentato con emoticon festose la notizia della morte del padre sui social. La famiglia, già segnata dalla tragica perdita della madre, affronta così un ulteriore colpo con la scomparsa del capofamiglia.
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