BARI - Nella giornata di ieri il sindaco Vito Leccese ha scritto al presidente di Fabrica SGR Spa, soggetto gestore dell’intervento di housing sociale a Parco Gentile (Torricella - Santo Spirito), per rappresentargli il disappunto dell'amministrazione comunale in relazione alla gestione delle procedure di sfratto di alcuni inquilini.
“Se è difficile comprendere come in soli quattro anni si sia venuta a creare una situazione di insostenibilità tale da giustificare l’avvio di decine di procedure di sfratto - commenta il sindaco Leccese -, è ancora più difficile comprendere il rifiuto, da parte del soggetto gestore, di ricorrere al fondo straordinario per la morosità incolpevole proposto dal Comune di Bari in favore dei destinatari degli sfratti. Anche considerato che oltre 100mila euro di risorse comunali sono già stati corrisposti a Fabrica per coprire i canoni di locazione non pagati.
Per questo, a fronte di una situazione che ormai si configura come un’emergenza sociale, pretendo che Fabrica fornisca all’amministrazione comunale una rendicontazione puntuale della gestione dei servizi, dei consumi e delle utenze del complesso insieme all'elenco dei soggetti che risulterebbero morosi, con il dettaglio disaggregato di canoni e oneri accessori e ogni altra documentazione relativa ai costi di gestione complessivi.
L’interesse dell'amministrazione comunale in questa vicenda, è importante chiarirlo, è in primo luogo quello di individuare soluzioni condivise all'emergenza in atto, garantendo il diritto alla casa degli inquilini. Allo stesso tempo, però, va tutelato l’interesse pubblico di un intervento di housing sociale nella cui attuazione è coinvolta anche Cassa Depositi e Prestiti, tra le principali istituzioni finanziarie dello Stato italiano”.
“Se è difficile comprendere come in soli quattro anni si sia venuta a creare una situazione di insostenibilità tale da giustificare l’avvio di decine di procedure di sfratto - commenta il sindaco Leccese -, è ancora più difficile comprendere il rifiuto, da parte del soggetto gestore, di ricorrere al fondo straordinario per la morosità incolpevole proposto dal Comune di Bari in favore dei destinatari degli sfratti. Anche considerato che oltre 100mila euro di risorse comunali sono già stati corrisposti a Fabrica per coprire i canoni di locazione non pagati.
Per questo, a fronte di una situazione che ormai si configura come un’emergenza sociale, pretendo che Fabrica fornisca all’amministrazione comunale una rendicontazione puntuale della gestione dei servizi, dei consumi e delle utenze del complesso insieme all'elenco dei soggetti che risulterebbero morosi, con il dettaglio disaggregato di canoni e oneri accessori e ogni altra documentazione relativa ai costi di gestione complessivi.
L’interesse dell'amministrazione comunale in questa vicenda, è importante chiarirlo, è in primo luogo quello di individuare soluzioni condivise all'emergenza in atto, garantendo il diritto alla casa degli inquilini. Allo stesso tempo, però, va tutelato l’interesse pubblico di un intervento di housing sociale nella cui attuazione è coinvolta anche Cassa Depositi e Prestiti, tra le principali istituzioni finanziarie dello Stato italiano”.
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