DEFR e Bilancio: FDI attacca Emiliano, “Giornata nera per il governo regionale”

BARI - Duro attacco da parte di Fratelli d’Italia nei confronti del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e della sua maggioranza, accusati di essere in difficoltà nella gestione del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) e della situazione finanziaria complessiva della regione. In particolare, FDI ha puntato il dito contro il centrosinistra per l’incapacità di portare il DEFR in aula e ottenere l’approvazione necessaria.

“La maggioranza di centrosinistra è senza numeri e siamo già a ottobre. Nonostante l’ostentato ‘orgoglio’ per la parifica ottenuta dalla Corte dei Conti, la realtà è ben diversa”, afferma FDI. Secondo il partito, la relazione della Corte dei Conti evidenzierebbe criticità preoccupanti, tra cui l’aumento della mobilità passiva in ambito sanitario. Sempre più pugliesi, infatti, preferirebbero curarsi fuori regione, segno di una crescente sfiducia nei confronti del sistema sanitario regionale.

Un’altra accusa grave riguarda l’uso improprio dei fondi Covid, destinati a coprire servizi che avrebbero dovuto essere finanziati con altre risorse. FDI ha inoltre sottolineato l’esistenza di debiti fuori bilancio per un totale di 12 milioni di euro, di cui il 33% deriverebbe da sentenze, mentre il resto sarebbe legato ad acquisizioni di beni e servizi effettuate senza un impegno di spesa. “Nessun buon padre di famiglia spenderebbe soldi che non ha, accumulando debiti”, è l’accusa rivolta al governo Emiliano.

La gestione delle risorse umane non è esente dalle critiche: “La spesa per il personale delle agenzie regionali è aumentata di quasi il 10%, per un totale di 70 milioni di euro. Perché questo ampliamento di personale e quali sono stati i risultati in termini di miglioramento?”, si chiede FDI.

Alla luce delle circa 90 pagine della relazione della Corte dei Conti, Fratelli d’Italia ha promesso un’analisi approfondita e chiederà conto delle criticità evidenziate, sempre che la maggioranza di centrosinistra riesca a garantire una risposta in aula, dato l’attuale stallo numerico.