Emiliano a Celenza Valfortore per la protesta contro il nuovo parco eolico presso la diga di Occhito: “Questione di identità, bellezza e rispetto”
CELENZA VALFORTORE– Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato con determinazione alla manifestazione contro il progetto di un nuovo parco eolico che minaccia il paesaggio della diga di Occhito, tra le aree naturalistiche più preziose della Puglia e del Subappennino Dauno. Accolto con entusiasmo dai cittadini e dalla banda musicale locale, Emiliano ha ribadito con fermezza la posizione della Regione: “La Puglia è contraria a ogni tipo di intervento che comprometta la bellezza di questi luoghi. Il nostro diniego al parco eolico è una questione di identità, tutela del paesaggio e rispetto per la comunità”.
La manifestazione si è svolta presso l’ex convento di San Nicola, nel cuore di Celenza Valfortore, e ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui sindaci di diversi comuni del Subappennino Dauno, del Molise e della Campania. Presenti anche i consiglieri regionali Joseph Spendido e Giannicola De Leonardis, lo storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi e il giornalista e scrittore Pino Aprile, tutti uniti nella difesa di un territorio ricco di bellezze naturali e testimonianze storiche.
Il parco eolico proposto prevede l’installazione di 17 aerogeneratori, ciascuno alto circa 220 metri, di cui 12 nel territorio di Celenza Valfortore e 5 in quello di Carlantino. Il progetto, oggetto di numerose critiche, prevede la costruzione di impianti in aree classificate come Siti di Interesse Comunitario (SIC) e Zone Speciali di Conservazione (ZSC), riconosciute a livello europeo per il loro valore ambientale.
Il sindaco di Celenza Valfortore, Massimo Venditti, ha ricordato che il 20 settembre scorso il Dipartimento Ambiente e Paesaggio della Regione Puglia ha già espresso parere contrario all’installazione del parco eolico, considerandolo incompatibile con la salvaguardia ambientale del territorio. Tuttavia, Emiliano ha sottolineato che il governo potrebbe scegliere di non rispettare il parere negativo della Regione. “La lotta politica serve proprio a far valere queste decisioni, e noi siamo pronti a difendere il nostro territorio”, ha dichiarato, “venderemo cara la pelle”.