FDI denuncia: 'Incompatibilità del dirigente antimafia scoperta dopo 18 mesi. Chi paga i danni?'


BARI - Fratelli d’Italia (FDI) ha sollevato critiche riguardo alla gestione della nomina del dirigente regionale antimafia, contestando il ritardo di 18 mesi per scoprire l’incompatibilità del vincitore del concorso, Angelo Pansini. Secondo quanto riferito dall’assessore alla Legalità Viviana Matrangola, il problema è stato rilevato solo di recente: Pansini, direttore dell’AGER, è stato giudicato incompatibile per il ruolo a causa della sua posizione di presidente della Fondazione Stefano Fumarulo, che riceve contributi pubblici legati allo stesso ambito di competenza della funzione di dirigente antimafia.

“Ringraziamo l’assessore Matrangola per averci informato, ma è inaccettabile che ci siano voluti 18 mesi per accertare ciò che sarebbe stato possibile verificare in meno di un’ora”, ha dichiarato un portavoce di Fratelli d’Italia. Il partito critica inoltre lo spreco di risorse pubbliche che questa situazione ha generato, tra stipendi arretrati e costi per i ricorsi al TAR, che ora dovranno essere riconosciuti al secondo classificato, che subentrerà a Pansini.

FDI ha sottolineato come le pressioni politiche e mediatiche abbiano contribuito a far emergere l'errore, chiedendo trasparenza su quanto accaduto e su chi sarà chiamato a rispondere per i danni causati dalla mancata tempestività.

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