MOLFETTA - Domenica 13 ottobre a Molfetta il Festival Viator, Menti, cuori e corpi sulle vie Francigene del sud propone SKANDERBAND & SCIBINICO, progetto speciale Italia Albania sul palco Meli Hajderaj, voce; Fatbardh Capi, clarinetto, sax; Bastri Skenderi, tastera; Mario Grassi, tapan, batteria; Michele Lobaccaro, basso; Giovannangelo de Gennaro, voce, viella, fiati; Nicola Nesta, oud, baglama, chitarra; Giovanni Astorino, violoncello, basso elettrico; Leo Binetti, piano, tastiere; Pippo D’Ambrosio, batteria, percussioni (ore 20.30 piazza Paradiso Molfetta, ingresso libero, informazioni festivalviator.it e 340 694 0282).
In una delle piazze più multietniche della cittadina di Molfetta una serata di festa all’insegna della musica balcanica. La vocazione al mare di Molfetta ha da sempre coltivato lo scambio economico e culturale attraverso l’adriatico. Due sponde con uno stesso mare, l’Adriatico, dove convivono patrimoni musicali che interagiranno nella serata voluta dal Festival Viator. Skanderband è il nome dell’orchestra-laboratorio musicale multiculturale che vede musicisti albanesi, arbereshe e italiani riuniti in un viaggio ideale che unisce oriente e occidente.
La Skanderband nasce con l’intenzione di far interagire le tradizioni musicali delle due sponde dell’Adriatico italiana ed albanese. Un viaggio non solo nello spazio geografico ma anche nel tempo, tenendo conto che alcuni brani sono conservati gelosamente da cinque secoli nella memoria storica delle antiche comunità ̀ arbereshe stabilitesi nel sud Italia. Infatti storicamente l’arrivo e lo stanziarsi dell’antica migrazione albanese del XV secolo, guidata dall’eroe Skanderbeg, ha dato luogo alla nascita delle comunità ̀ Arbereshe la cui tradizione, lingua, religione e musica è ancora viva ai nostri giorni. Quella degli arbereshe è una storia di integrazione e convivenza che prosegue, curiosamente, con la recente migrazione albanese.
In particolare quella che, a partire dal 1991, ha generato nuove forme di incrocio culturale che vede protagonisti sia musicisti albanesi che artisti italiani - pugliesi, affascinati e curiosi verso la ricca tradizione albanese. Scibinico è un viaggio musicale verso l’outremer. Musiche che vanno e che tornano, s’incrociano come correnti di un Adriatico che è Mediterraneo. Il nome del nostro ensemble prende spunto da una via del centro medievale di Molfetta, Via Scibinico, una viuzza a forma di serpentina tra chiese, monasteri, e palazzi nobiliari, nel quartiere dalmata del centro storico. Ecco che la città dalmata di Sebenik si collega con un ponte invisibile alla Puglia già dal XII secolo. Il nostro percorso musicale s’ispira, come Via Scibinico, tra confini e culture di cuori, corpi e menti in cerca di dialogo interculturale con le terre di confine. Un confine inesistente come l’orizzonte. Un dialogo silenzioso con l’inaspettato.
Il Festival Viator celebra la bellezza dell'andare con calma, riscoprendo un ritmo umano che solo la pratica dei cammini può restituire a una società diventata troppo frenetica. Il festival musicale dedicato ai cammini, è giunto alla sua X edizione, portando avanti l'incantevole viaggio lungo gli antichi sentieri medievali e le nuove rotte, che oggi attirano moderni camminatori desiderosi di un'esperienza autentica di viaggio esteriore e interiore.
In particolare quella che, a partire dal 1991, ha generato nuove forme di incrocio culturale che vede protagonisti sia musicisti albanesi che artisti italiani - pugliesi, affascinati e curiosi verso la ricca tradizione albanese. Scibinico è un viaggio musicale verso l’outremer. Musiche che vanno e che tornano, s’incrociano come correnti di un Adriatico che è Mediterraneo. Il nome del nostro ensemble prende spunto da una via del centro medievale di Molfetta, Via Scibinico, una viuzza a forma di serpentina tra chiese, monasteri, e palazzi nobiliari, nel quartiere dalmata del centro storico. Ecco che la città dalmata di Sebenik si collega con un ponte invisibile alla Puglia già dal XII secolo. Il nostro percorso musicale s’ispira, come Via Scibinico, tra confini e culture di cuori, corpi e menti in cerca di dialogo interculturale con le terre di confine. Un confine inesistente come l’orizzonte. Un dialogo silenzioso con l’inaspettato.
Il Festival Viator celebra la bellezza dell'andare con calma, riscoprendo un ritmo umano che solo la pratica dei cammini può restituire a una società diventata troppo frenetica. Il festival musicale dedicato ai cammini, è giunto alla sua X edizione, portando avanti l'incantevole viaggio lungo gli antichi sentieri medievali e le nuove rotte, che oggi attirano moderni camminatori desiderosi di un'esperienza autentica di viaggio esteriore e interiore.
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Cultura e Spettacoli